Paolo Bruni si dimette da Confcooperative Ferrara
In seguito a questo fatto, il consiglio di presidenza di Confcooperative nazionale ha deliberato i commissariamenti delle unioni di Ferrara per assicurarne l’ordinaria amministrazione e il normale funzionamento, nell’interesse delle associate, fino alla elezione dei nuovi vertici.
Le dimissioni arrivano a pochi giorni dalla notizia dell’esposto nei suoi confronti presentato alla guardia di finanza di Roma dal suo ex braccio destro, ex direttore di Confcooperative Ferrara, Vincenzo Sette, che vedrebbero Bruni accusato di aver prodotto false fatturazioni e gonfiato rimborsi a spese degli associati per circa 750mila euro (vedi articolo correlato).
E' lo stesso Bruni (che premette di "non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito"), in un comunicato, a spiegare le ragioni della sua scelta, fatta per "rispondere punto su punto a tutto quello che abbiamo letto e sentito in questi giorni" e "per non danneggiare gli importanti risultati ottenuti in questi anni, e per senso di responsabilità nei confronti dei soci, degli amministratori, delle famiglie dei cooperatori".