Dai cambiamenti climatici nuovi rischi per la tutela del suolo
A dirlo è Ecosistema Rischio 2009, lo studio di Legambiente e Protezione civile, presentato a Roma, in cui si è portato avanti il monitoraggio e la valutazione delle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico. Per esempio, il rapporto ricorda l'evento del luglio 2006 a Vibo Valentia, dove in poche ore sono caduti oltre 200 mm di pioggia causando lo straripamento di molti corsi d'acqua, ingenti danni e alcune vittime. Oppure, a Villagrande in Sardegna nel 2004, dove sono caduti 500 mm in 24 ore, e gli ultimi tragici eventi che a fine ottobre di quest'anno hanno sconvolto le popolazioni e i territori intorno a Messina e a inizio novembre quelli di Ischia.
In Italia ci sono 5.581 comuni, il 70% del totale, a rischio idrogeologico, dei quali 1.700 sono a rischio frana e 1.285 a rischio di alluvione, mentre 2.596 sono a rischio per entrambe le calamità.
Una nuova sfida per l'impresa agricola che deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio.