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WTO: Fischer Boel, anche gli USA vicini ad un accordo sulle banane

L'accordo tra Europa, America Latina, paesi di Africa-Caraibi-Pacifico (ACP) e Stati Uniti sulle banane è sempre più vicino. L'accordo, uno tra i più tormentati dell'ambito WTO, che mira alla rimozione delle vecchie preferenze tra blocchi ex-coloniali contrapposti "dovrebbe arrivare ad essere inserito in una bozza di testo entro la fine della settimana".

La commissaria europea all'Agricoltura Mariann Fischer Boel, intervenendo in conferenza stampa a margine della conclusione del Vertice della WTO a Ginevra, ha spiegato che "sono stati rimossi tutti gli ostacoli tra Unione Europea, Paesi ACP e Paesi latinoamericani. Adesso c'è bisogno degli Stati Uniti ma ho fiducia che arriveremo a un risultato soddisfacente per tutti in brevissimo tempo perché sono contenta del grande impegno mostrato dal negoziatore statunitense Ron Kirk".

La disputa, presentata al tribunale della WTO nel 1996 da Ecuador, Guatemala, Honduras, Messico e Stati Uniti - che controllano la gran parte del commercio e dei trasporti delle banane a livello globale - oppone da allora questo blocco all'Europa che aveva stabilito, attraverso un meccanismo di barriere doganali più favorevoli, un rapporto preferenziale con le sue ex-colonie nei Paesi ACP.

In base all'accordo raggiunto, a quanto si apprende, le tasse imposte dall'Unione europea sulle banane importate dall'America latina si abbasseranno progressivamente tra il 2010 e il 2017 da 176 euro per tonnellata a 114 euro per tonnellata. I Paesi ACP, secondo lo stesso testo, dovrebbero ricevere oltre 190 milioni di euro in 4 anni come compensazione per il cambiamento dei livelli tariffari. Gli ACP, in origine, avevano posto un livello minimo di compensazioni da 250 milioni di euro e la bozza di accordo "che dovrebbe essere resa nota a fine settimana, al massimo entro la prossima - secondo Fischer Boel - dovrebbe contenere il coefficiente definitivo".
Data di pubblicazione: