Spagna: negativi gli ultimi dati sul commercio estero ortofrutticolo
Le esportazioni di ortaggi sono diminuite del 6% in termini volume, per un totale di 128.997 tonnellate; il calo in termini di valore è pari al 20% in valore, scendendo a 76 milioni di euro. La tendenza negativa è attribuibile al forte calo in alcuni dei prodotti che rivestono un ruolo maggiore per le esportazioni in questo sottosettore, soprattutto pomodori, (-34% in volume e -27% in valore, con 16.155 tonnellate e 17 milioni di euro rispettivamente), e peperoni (-23% in volume e -37% in valore, per un totale di 6.494 tonnellate e 7,2 milioni di euro rispettivamente).
L'esportazione di frutta nel mese di settembre è scesa del 27% in termini volume, per un totale di 241.162 tonnellate ed è diminuita del 30,6% in termini di valore, con 170 milioni di euro. I cali maggiori si concentrano su mele (-62%) con 5.575 tonnellate, pere (-48%), con 12.597 tonnellate, anguria (-40,3%) per un totale di 18.785 tonnellate e melone (-41%) che si è fermato a 22.641 tonnellate. Anche la classe degli agrumi è stata duramente colpita, come arance e mandarini che presentano cali dell'export pari al 54% in entrambi i casi.
Le comunità più colpite dal calo nel mese di settembre sono la Comunità Valenciana, (-33% in termini di volume, per un totale di 89.214 tonnellate), Murcia (-22%, con 63.121 tonnellate) e l'Andalusia (-6%, per un totale di 74.782 tonnellate).
Nell'intero periodo gennaio-settembre 2009, rispetto allo stesso periodo del 2008, le esportazioni mantengono ancora un trend positivo in termini di volume, con un incremento del 1,6%, per un totale di 6,7 milioni di tonnellate e un calo in termini di valore, pari all'1,2% in meno, per un totale di 5.543 milioni di euro.