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Al mondo non mancano le terre agricole, ma gli agricoltori

Se c'è una cosa su cui tutti, siano essi agricoltori o politici, funzionari, civili o consulenti è che al momento esiste una grave crisi nel settore agricolo. Secondo il quotidiano olandese Financieel Dagblad, però, il più grave rischio per l'intero settore agricolo mondiale è quello di trovarsi in futuro a corto di agricoltori.

Una grande nazione agricola come la Francia - ma il discorso è valido anche per l'Italia - sta vedendo un progressivo invecchiamento della popolazione nelle campagne. Le persone si trasferiscono in città e quasi nessuno vuole diventare agricoltore.

Problemi simili si verificano nei paesi dell'Europa orientale, come Russia, Polonia, Romania e Ucraina, dove vaste aree di terreni agricoli giacciono incolte a causa della carenza di agricoltori. Anche la Cina vive il medesimo problema della fuga dalle campagne.

50 aziende in meno a settimana
In Olanda, il numero di aziende agricole è diminuito del 44% raggiungendo una quota di poco superiore alle 75.000 unità nel periodo che va dal 1985 al 2008. Si tratta di un calo che ha interessato un arco di 23 anni, con una media di 50 aziende in meno a settimana. Fino ad oggi questa perdita è stata assorbita dall'aumento delle dimensioni aziendali, fenomeno che tuttavia si arresterà prima o poi. Le aziende che ancora rimangono attive si pongono sempre più il problema della "successione".

La situazione, secondo gli analisti, prenderà automaticamente una piega diversa in futuro, quando i prezzi dei beni agricoli aumenteranno strutturalmente e l'attività agricola diverrà più attraente. Cosa che sicuramente accadrà. Non si confonda però questa problematica con la crisi alimentare mondiale, perché una soluzione in tal senso è ancora lontana.

Fonte: Financieel Dagblad