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Nuova Zelanda: danni da milioni di dollari a causa dello psillide della patata

Il micro-insetto parassita psillide della patata è presente in Nuova Zelanda dal 2006, ma solo durante la stagione 2008/09 sono stati scoperti i primi segni del patogeno batterico Liberibacter bacteruim, trasmesso proprio da questo insetto. Poco c'è voluto perché il problema si diffondesse a tutto il paese.

Secondo Ron Gall dell'organizzazione di categoria Potatoes New Zealand, non è ancora chiaro se le condizioni meteorologiche abbiano avuto un effetto sulla intensità o sulla rapidità di diffusione della malattia batterica: "Sta di fatto - dichiara Ron gall - che la fitopatia è stata scoperta nell'area settentrionale a seguito di una estate particolarmente calda, ma essendo la prima stagione nella quale abbiamo a che fare direttamente con questo fenomeno patologico, non possiamo ancora tracciare un rapporto causale tra la malattia e il caldo".

A confondere le acque, c'è anche il fatto che mentre il raccolto di patate precoci non ha mostrato alcun segno di fitopatia, quello tardivo invece sì.



La malattia trasforma parte dell'amido delle patata in zuccherisolubili. Quando la patata viene cotta, vi compaiono sopra dellestrisce zebrate, cosa che ha datoa questo fenomeno il nome di "Zebra Chip". Stati Uniti e Nuova Zelanda stanno conducendo insieme una ricerca sull'insetto psillide, al fine di trovare qualche soluzione, ma finora senza esito.

Ron Gall stima che la perdita per l'industria pataticola neozelandese per la stagione 2008/09 possa essere calcolata intorno ai 37-47 milioni di dollari NZ (27-34 milioni di dollari USA), per aumentare poi nella stagione 2009/10 ad un totale di 140-150 milioni di dollari NZ (102-109 milioni di dollari USA).

La patata neozelandese di varietà Moonlight è una cultivar robusta, resistente e adatta a molteplici utilizzi. Tuttavia, Ron Gall teme che "se le patate saranno respinte dalle industrie di trasformazione, i produttori potrebbero essere costretti a rivolgersi al mercato del consumo fresco, creando tutti insieme una sovrabbondanza di offerta, con conseguenze negative sui prezzi".

Le industrie di trasformazione, dal canto loro, hanno già subito perdite, in quanto si sono trovate nella condizione di non poter soddisfare la domanda estera di patatine e sono stati costretti a importare prodotto finito da altri paesi.

Tra i principali paesi di esportazione per le patate neozelandesi c'è l'Australia, verso la quale vengono spedite tra 20.000 e 30.000 tonnellate annue di prodotto.