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Australia: la mela che rimane croccante per mesi

Da oggi è finito il tempo delle mele appassite e bruttine: merito di un’equipe di ricercatori australiani del "Queensland Primary Industries and Fisheries" che sostiene di aver finalmente creato un tipo di mela in grado di rimanere fresca e croccante per mesi.

Certo, dopo vent’anni di studi, il nome scelto per il frutto – ovvero, RS 103-130 - non è accattivante come "Golden Delicious" o "Pink Lady", ma per gli scienziati la mela in questione, di un bel colore rosso brillante, sarebbe la migliore del mondo quanto a dolcezza, durata e capacità naturale di resistere alle malattie, fra cui il temutissimo "black spot", causato dal fungo Venturia inaequalis che colpisce foglie e frutti.

Non solo. Se conservata in un normale cesto di frutta, la mela in questione resterebbe croccante per ben 14 giorni, mentre se tenuta in frigorifero durerebbe addirittura 4 mesi.

In vendita l'anno prossimo
Ora il governo del Queensland sta cercando un partner commerciale per distribuire la RS 103-130 e spera di poterne iniziare la vendita già il prossimo anno. "Questa nuova varietà di mela è davvero dolce – ha detto a 'The Independent' Tim Mulherin, Ministro delle Industrie Primarie del Queensland – ed essendo anche resistente alle malattie non richiede quasi per niente pesticidi. I test iniziali sono stati eccezionali e su cinque tipi di mela assaggiati, la RS 103-130 ha ottenuto il punteggio più alto".

La nuova mela è stata prodotta selezionando un gene della varietà asiatica "Malus floribunda", che avrebbe già una comprovata resistenza al "black spot". "Se questa nuova mela mantiene davvero le promesse, allora si tratta di un notevole passo avanti per i coltivatori – ha spiegato allo stesso quotidiano londinese Dez Barbara, ricercatore presso la University of Warwick’s Horticulture Research International – ma ciò non significa che questa varietà di frutto avrà successo, perché va prima sperimentata sul mercato. Quando si tratta di mele, bisogna sì considerare fattori come la facilità di crescita e di raccolta, ma anche il gusto dei consumatori, perché sono loro che devono poi scegliere un tipo di frutto anziché un altro".
Data di pubblicazione: