Insieme, Francia ed Italia producono circa il 35% delle mele della Comunità Europea e hanno da tempo instaurato una collaborazione molto forte riguardo allo sviluppo del consumo della mela, grazie a due progetti di promozione transnazionali rivolti al mercato interno ed ai mercati terzi, il cui scopo è di valorizzare la mela per le sue caratteristiche nutrizionali e la sua diversità varietale.
Le due Associazioni si sono incontrate per uno scambio di pareri sugli orientamenti del mercato. In questo inizio di campagna 2009, la riunione ha assunto una dimensione particolare, dettata dal periodo di crisi che interessa attualmente la frutticoltura europea.
Le valutazioni espresse risultano applicabili a tutta Europa, il prezzo a cui i produttori sono costretti a cedere i propri frutti è molto inferiore ai costi di produzione e non è coerente con i presupposti del mercato 2009/2010. Questo prezzo è sintomatico dei problemi economici causati dai disequilibri della campagna precedente, dallo stato di difficoltà economica delle famiglie, dalla lentezza nella partenza del consumo stagionale e dai freni congiunturali all’esportazione.
In nessun caso, i prezzi offerti oggi alla produzione sono giustificati dalla realtà di una campagna commerciale che promette di essere equilibrata.
- L’offerta non dovrebbe essere troppo abbondante: la produzione comunitaria si presenta in calo del 6% rispetto all’anno precedente. Le produzioni di Francia ed Italia sono in linea con il 2008;
- la qualità del prodotto è elevata: i frutti hanno subito pochi danni da grandine, il loro calibro è superiore a quello degli anni precedenti e le qualità gustative sono particolarmente sviluppate;
- il consumo di mele è orientato in maniera positiva: il consumo, stabile da diversi anni, ha subito un abbassamento congiunturale in questo inizio di campagna. Tutto indica in ogni caso che i consumatori, consapevoli dei benefici del consumo di mele, manterranno una preferenza verso la mela nel corso della stagione;
- le prime notizie dai mercati terzi sono positive: le prospettive di commercializzazione sono interessanti sia per i negoziati ufficiali in corso, volti all’eliminazione di diversi ostacoli al commercio, sia per il sostegno al credito alle esportazioni offerto in Francia, misura che sarebbe molto importante introdurre anche in Italia.
In questa fase cruciale della campagna, l’Associazione Nazionale Mele e Pere (Francia) e Assomela (Italia) ritengono importante richiamare tutti gli attori della catena commerciale della mela verso una maggiore serenità, al fine di garantire una collaborazione di lungo termine per offrire al consumatore, lungo tutto il corso della stagione, le mele di alta qualità delle nostre regioni, al giusto valore per ognuno dei componenti della filiera.