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La festa di Halloween non traina come in passato la vendita di zucche

Anche quest'anno s'annuncia un Halloween in tono minore. Le vendite di questo particolare prodotto agricolo, nonostante i prezzi sui campi siano diminuiti rispetto al 2008, non dovrebbero infatti registrare aumenti in coincidenza di tale ricorrenza. Anzi, si annuncia un calo tra il 3 e il 5 per cento nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno. A segnalarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori per la quale non sarà molto alta la febbre per la "notte delle streghe".

Si prevede che gli oltre 8 milioni appassionati di Halloween spenderanno, per gli acquisti di costumi, oggetti per addobbi, maschere enei locali tra il 31 ottobre e il primo novembre prossimi, attorno ai 280 milioni di euro, con un calodel 5 per cento rispetto all'anno passato. Saranno perciò ridimensionati i consumi di un fenomeno commerciale che negli anni è entrato prepotentemente nel nostro costume.

La produzione nazionale di zucche - ricorda la Cia - si attesta attorno ai 58-60 milioni di chili, il cui consumo si spalma durante tutto l'anno. Al di là della crisi, comunque, Halloween ha sempre inciso poco sul mercato. Negli anni passati, tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre si sono avuti aumenti non significativi delle vendite. Soltanto quelle decorative hanno messo a segno incrementi.

La zucca - sottolinea la Cia - è di origine americana. Insieme alla patata e al pomodoro, è stato uno dei primi ortaggi importati dopo la scoperta dell'America. La coltivazione nazionale copre complessivamente una superficie di duemila ettari di terreno, prevalentemente situati in Lombardia (Mantova, Cremona, Brescia), Emilia-Romagna (Ferrara), Veneto (Venezia) e Campania. Sono prodotti destinati al consumo alimentare. Negli ultimi anni è cresciuta la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali (possono pesare anche dai 300 ai 400 chili), vendute appunto per la festa di Halloween.
Data di pubblicazione: