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Primi passi per la creazione di un'area di libero scambio nel Mediterraneo

Siglato accordo UE-Israele, con nuove concessioni su frutta e verdura

Il Consiglio per gli Affari economici e finanziari dell'Unione Europea ha approvato, lo scorso 20 ottobre 2009, un accordo di partenariato con Israele, che consente una maggiore liberalizzazione dell'interscambio commerciale di prodotti agricoli, ampliando le concessioni sulle esportazioni di frutta e verdura da Israele.

L'accordo contempla la piena liberalizzazione delle importazioni diprodotti agricoli provenienti da Israele, fatta eccezione per alcuni prodotticonsiderati "sensibili", quali patate, pomodori, cetrioli, peperoni, zucchine,arance, clementine, uva da tavola, meloni e fragole.

Per questi prodotti, al fine di mantenere un certo grado di protezione per le produzioni europee, si è optato solo per l'ampliamento del calendario di esportazione e delle quote di prodotto esportabili senza applicazione di dazio doganale: nel caso delle patate, ad esempio, il calendario è stato fissato al periodo 1 gennaio - 30 giugno, per un contingente di 33.963 tonnellate esenti da dazio.

Nel caso del pomodoro ciliegino, si stabilisce che il contingente esente da dazi sarà di 28.000tonnellate. Altri prodotti esportabili in quote sono ipomodori (5.000 tonnellate) e i cetrioli (1.000 tonnellate). Per i peperoni, il contingente è fissato a 17.248 tonnellate; tutto quello che supererà questa quota avrà comunque uno sgravio del 40% sui dazi doganali.

Stesso discorso per le esportazioni israeliane di arance, mandarini, meloni efragole, che beneficeranno di riduzioni delle tariffe una volta superata la soglia del volume esente da dazio.

Libere le esportazioni di zucchine per tutto l'arco di tempo che va dal primo di dicembre alla fine di febbraio e quelle di uva da tavola nel periodo 1 aprile - 31 luglio. L'accordo UE-Israele prevede anche agevolazioni per l'export di fiori recisi.

In data 28 ottobre è stato siglato anche un accordo bilaterale con l'Egitto per la reciproca liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli, freschi e trasformati e di prodotti ittici. Anche questo accordo prevede nuove concessioni per il commercio ortofrutticolo. Si tratta dei primi passi per la creazione di un'area di libero scambio nel Mediterraneo, a partire dal 2010.