Trentino: annata d'oro per le patate, 7200 tonnellate prodotte
Complessivamente sono 7200 le tonnellate di patate prodotte, secondo i dati raccolti dai tecnici del Centro Trasferimento Tecnologico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige.
"L’anno scorso la produzione è stata molto bassa a causa degli andamenti stagionali capricciosi e delle avversità patologiche", spiega Gabriele Chistè responsabile del servizio di consulenza in orticoltura a San Michele. "Quest’anno, nonostante un avvio di stagione che ha presentato qualche problema riguardante la preparazione dei letti di semina o trapianto, causa le abbondanti precipitazioni nevose e la primavera piovosa, la coltura ha prodotto tuberi in abbondante quantità e di buona qualità: le pezzature dei tuberi sono molto buone e per certe varietà eccellenti".
La varietà da mensa più coltivata è la Cicero che rappresenta circa il 70% della produzione. Questa varietà si caratterizza per la regolarità nella forma, buona produzione, ottima conservazione senza trattamenti antigermoglio e si addice a diverse attitudini culinarie.
In Trentino la produzione di patate si contraddistingue per alcune peculiarità: tipica produzione autunnale, ottenuta prevalentemente in zone di montagna, gestita in aziende a conduzione famigliare e su piccole superfici, conservata con metodi tradizionali. La produzione di patate ottenute con tecniche di gestione biologica si sta diffondendo in provincia. La val di Gresta dove tale coltivazione è molto diffusa produce circa 500 tonnellate di patate certificate biologiche.
La commercializzazione della patata trentina inizia con la metà di settembre e si protrae fino alla fine di marzo / primi di aprile.