I produttori cileni si organizzano per aumentare l'omogeneita' qualitativa del kiwi
I coltivatori cileni di kiwi stanno puntando sulla qualità come risorsa per il futuro del proprio business. Al momento, si sta lavorando sodo per migliorare l'omogeneità del prodotto. Secondo Ricardo Gonzalez, presidente del comitato del kiwi cileno: "Non importa quanto i nostri produttori siano bravi: ancora riscontriamo troppo spesso differenze notevoli tra i singoli coltivatori. E' per questo che abbiamo deciso di metterci tutti insieme alla ricerca di una soluzione".
"Il primo passo è quello di comprendere meglio la percezione che i paesi importatori, dalla Russia ad altre parti del mondo, hanno del kiwi cileno. I risultati di questa indagine daranno impulso alle azioni che decideremo di intraprendere collettivamente come produttori di kiwi. Fondamentalmente, si tratta di un'analisi SWOT (cioè su punti di forza/debolezza e su opportunità e sfide del nostro settore) dalla quale trarre le linee guida per una strategia di medio-lungo periodo", sottolinea entusiasticamente Ricardo.
"La finalità del comitato non è soltanto quella di ottenere un kiwi qualitativamente più omogeneo, ma anche quella di assicurare un lavoro condiviso tra i produttori nel rispondere ai trend di mercato. Oltre ad un supporto tecnico per adeguarsi ai requisiti commerciali più rigorosi - prosegue Ricardo - sarà attuato anche un programma MAP (Maturity AssuranceProgram), sviluppato appositamente per l'actinidia, per garantire il grado di maturazione del prodotto".
Contestualmente, il comitato potrà contare sul sostegno del reparto qualità della Asoex, l'associazione degli esportatori cileni, che agisce anche come lobby per promuovere i prodotti frutticoli cileni sui mercati internazionali.
Per maggiori informazioni: www.chileanfreshfruit.com