Dai dati presentati è emersa una forte riduzione del peso di un mercato che tradizionalmente costituiva il principale sbocco per le fragole italiane: la Germania. Nel giro di dieci anni, infatti, la Germania ha notevolmente aumentato le superfici coltivate a fragola, passando da meno di 10.000 ettari nel 2000 a oltre 14.000 nel 2006 (+48%). Successivamente, l'aerale tedesco si è stabilizzato sul livello di 13.000 ettari.
Germania: andamento delle superfici coltivate a fragola (in ettari) nel periodo 2000-2009 (Fonte: elaborazione CSO su dati EUROSTAT).
Questo forte aumento produttivo ha generato una completa rivoluzione nello scenario delle esportazioni, tanto per l'Italia quanto per la Spagna, da sempre principali esportatori di fragole sul mercato tedesco.
Mentre nel 2000 la Germania rappresentava il 61% di tutte le esportazioni italiane di fragole, la sua quota è scesa al 45% nelle stagioni 2007-2008. Stesso fenomeno si è verificato per le esportazioni spagnole: dal rappresentare una percentuale del 39% sul totale, la Germania ha ridotto il suo peso a solo il 27% dell'export spagnolo di fragole nelle stagioni 2007-2008.
Le principali conseguenze di questo nuovo contesto sono state: la ricerca, da parte della Spagna, di nuovi mercati esteri di vendita e la crescente importanza, per la fragolicoltura italiana, del mercato domestico, dove tra l'altro i consumi, in controtendenza rispetto ad altri prodotti, tendono ogni anno a crescere.