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Kenya: una via di uscita dalla poverta', grazie alla trasformazione industriale delle banane

Un gruppo di giovani della città keniota di Kisii sta lasciandosi alle spalle la miseria grazie ad un'impresa di trasformazione industriale delle banane. Per esempio, acquistando un casco di banane per 300 scellini locali (circa 2,8 euro), esso può venir trasformato in frittelle, del valore complessivo di 1680 scellini (oltre 15 euro).

Il gruppo produce anche altri prodotti derivati dalle banane, come farina, dolci e biscotti. Con materia prima matura si possono poi ottenere liquori, confetture, succhi, birra, yogurt e ciambelle. Intrecciando le fibre del banano, infine, si realizzano pure corde, cappelli e stuoie.

Con questa innovazione di processo, l'intera regione di Kisii è destinata ad una radicale trasformazione e la Nyangorora Banana Youth Group ha realizzato uno stabilimento del valore di 6 milioni di scellini (circa 55.000 euro) dopo anni e anni di vuote promesse da parte della politica sullo sfruttamento dell'enorme potenziale della regione.