Mai piu' sorprese lungo la catena del freddo, grazie ai tag RFID
Il viaggio delle fragole dallo stabilimento dell'azienda spagnola, nei pressi di Siviglia, fino ad una catena di supermercati tedesca a Colonia (acquirente delle fragole bio) dura due giorni e viene effettuato mediante camion refrigerati. Le fragole devono rimanere per tutto il tempo ad una temperatura compresa tra 2 e 4 gradi centigradi. Individuare prontamente dove e quando si verifichi uno sbalzo termico - con conseguenze negative per la qualità del prodotto - è dunque di fondamentale importanza.
I dati relativi alla temperatura vengono registrati ad intervalli regolari di 15 minuti dalle etichette intelligenti (tag), ciascuna identificata in partenza da un codice univoco (ID) e dotata di un sistema di trasmissione dati a 2.4 GHz. Ogni tag è dotato di una memoria dati di 1 megabyte. L'azienda olandese Ambient ha fornito tanto al magazzino di partenza della merce, quanto agli uffici del supermercato, punto di arrivo della merce, un medesimo software, in grado di leggere, analizzare e condividere le informazioni registrate durante il viaggio dalle etichette RFID.
Inoltre, grazie all'applicazione di uno studio realizzato dall'Università di Brema sul rapporto tra andamento termico e conservabilità di singole tipologie di prodotti freschi, il software è in grado di estrapolare, dai dati sull'evoluzione delle temperature durante il trasporto, anche una precisa indicazione della shelf-life residua per singolo pallet di prodotto. Per esempio, al computer del punto vendita viene inoltrato un messaggio del tipo: "Remaining shelf-life: 3,4 days" (vita rimanente del prodotto, 3,4 giorni).
Insomma, una soluzione che sarebbe interessante applicare anche in Italia.