Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Fucino: in discussione il disciplinare per la carota IGP

In Abruzzo, la crisi delle patate del Fucino ha riportato l'attenzione anche sui marchi IGP (Indicazione Geografica Protetta). Le istituzioni, che in questi giorni stanno incontrando gli agricoltori, spesso prospettano come soluzione il riconoscimento IGP per la patata del Fucino. Ma lo stesso marchio venne attribuito qualche anno fa alla carota, senza tuttavia essere mai stato utilizzato a causa di problemi tecnici (vedi precedente articolo).

Ora il presidente del Cotof (Consorzio di tutela e valorizzazione dei prodotti orticoli del Fucino), Aniceto Ciaccia, chiede l'intervento delle istituzioni per risolvere il problema. In pratica, il Cotof chiede che il disciplinare in vigore, il quale definisce per l'appunto le caratteristiche fisiche e nutrizionali che rendono le carote passibili di denominazione IGP, venga modificato.

Ci si domanda a questo punto se abbia un senso fissare un disciplinare di produzione per ottenere l'IGP, salvo modificarlo a piacimento quando un prodotto non risponde alle caratteristiche prefissate. Ed è lecito anche domandarsi se poi l'attribuzione o meno del marchio IGP sarà utile a vendere anche un solo chilo di carote in più.
Data di pubblicazione: