Paolo Bruni: per il futuro dell'agricoltura italiana serve un progetto di sistema
"Dovrà inoltre - ha proseguito Bruni - continuare a favorire i processi di integrazione, ristrutturazione e innovazione dei prodotti, con un modello che favorisca le intese tra i soggetti imprenditoriali e scoraggi divisioni e individualismi. Infine, dovrà essere un progetto aperto ai mercati esteri, dal momento che la valorizzazione della qualità dei nostri prodotti nel mondo è la carta decisiva per il futuro. Il tutto, facendo perno da un lato sulle nostre distintività ed eccellenze, dall’altro sui produttori agricoli, che devono essere il motore imprenditoriale del futuro agricolo nel nostro Paese".
"Per questo progetto di agricoltura – ha concluso Bruni – noi proponiamo la formula cooperativa perché la cooperazione è nel nostro Paese la componente imprenditoriale gestita direttamente dai produttori più idonea per avvicinare la terra alla tavola: i produttori organizzati nelle cooperative, infatti, riescono a fare politiche commerciali adeguate a ciò che l’evoluzione dei mercati impone per continuare a produrre e ricavare redditi, mantenendo il legame con il territorio".