Conserve Italia: a Pomposa (FE) il piu' grande stabilimento d'Europa per la trasformazione di prodotti ortofrutticoli
I numeri dello stabilimento
Lo stabilimento di Pomposa di Conserve Italia è il più grande d'Europa per dimensioni e quantità di prodotto lavorato. Lo stabilimento ha una superficie complessiva di 300.000 mq e una superficie coperta di 120.000 mq (pari a 19 campi di calcio), l'area magazzini ha un'estensione di 32.800 mq, con una capacità di 40.000 posti pallets.
La potenzialità di materia prima lavorata (pomodoro, pere, pesche, piselli, fagiolini e fagioli borlotti) è di 300.000 tonnellate, di cui oltre il 70% proviene dalle cooperative socie di Conserve Italia della Provincia di Ferrara. Ben 230.000 sono le tonnellate di prodotti finiti spediti, commercializzati con i marchi Valfrutta, Cirio e De Rica. Nello stabilimento di Pomposa lavorano in questo momento oltre 1.100 persone tra fissi e avventizi.
I nuovi investimenti e l'attenzione verso l'ambiente
I dirigenti di Conserve Italia hanno in cantiere un piano di nuovi investimenti per lo stabilimento di Pomposa, del valore complessivo di 25 milioni di euro, che include: un magazzino automatico da 60.000 posti pallet, un impianto per la produzione di energia elettrica da biogas (che coprirà circa il 30% del fabbisogno energetico dello stabilimento) e un progetto di ricerca in collaborazione con l'Università di Ferrara per la valorizzazione degli scarti del pomodoro ad uso alimentare e farmaceutico.
Lo stabilimento, che sorge nell'area pre-parco del Delta del Po, è stato costruito con particolare attenzione al rispetto dell'ambiente: i valori di riferimento per lo scarico delle acque depurate sono meno della metà dei valori di legge. L'energia elettrica utilizzata per la produzione dei prodotti a marchio Valfrutta proviene inoltre interamente da campi eolici con certificazione CESI "100% energia verde".
In data martedì 1settembre è prevista, presso lo stabilimento di Pomposa, una visita del Ministro italiano delle Politiche Agricole.
Il presidente di Fedagri-Confcooperative, nonché vicepresidente di Conserve Italia Paolo Brunicommenta: "Siamo orgogliosi di illustrare al Ministro l'importante efondamentale ruolo delle cooperative per il radicamento e lo sviluppoterritoriale. Lo stabilimento di Pomposa è uno straordinario esempio difiliera corta, dove l'industria è gestita direttamente dai produttorisoci delle cooperative, che collocano i propri prodotti a marchiodirettamente presso la grande distribuzione organizzata".
"ConserveItalia - prosegue Bruni - valorizza la propria filiera nei confrontidei consumatori finali in termini di origine della materia prima, disicurezza alimentare e di valenza ambientale delle proprie tecniche diproduzione e trasformazione. La filiera è in grado di legare ilterritorio al mercato e di contribuire al mantenimento e allo sviluppodi un'agricoltura di valore".