Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Olanda: la lotta contro la peronospora delle patate potrebbe essere maggiormente incisiva

Secondo l'agronomo Albert Wolfs del laboratorio HLB di Wijster (Olanda), la lotta contro la peronospora delle patate potrebbe essere maggiormente incisiva se i produttori non aspettassero spesso troppo a lungo nell'alternare i mezzi chimici sistemici locali con i fungicidi da contatto, mirati alla specifica protezione del tubero.

Come spiega l'agronomo: "Abbiamo notato, tanto nei test di laboratorio quanto nella pratica, che verso la metà di luglio i tuberi non si ingrossano tanto velocemente, mentre sono le foglie quelle che crescono di più. Pertanto, in questa fase è preferibile l'impiego di mezzi chimici sistemici locali contro la peronospora. Successivamente alla fioritura, invece, è meglio passare all'applicazione dei fungicidi da contatto, che proteggono specificatamente il tubero. I fungicidi maggiormente utilizzati si asciugano rapidamente e resistono alle precipitazioni piovose. Purtroppo, nella pratica, l'alternanza dei metodi di lotta avviene troppo tardi, in quanto viene sottovalutata la differenza sostanziale tra i due mezzi di contrasto".

Per fortuna, l'attuale stagione della patata olandese sembra registrare minori problematiche sul fronte della peronospora. Wolfs commenta: "Grazie ad un inverno particolarmente rigido, oggi si segnalano focolai molto limitati di questa patologia. L'allerta, tuttavia, non va mai abbassata!".