Sedano Bianco di Sperlonga e Patata di Bologna verso IGP e DOP
Il Sedano Bianco di Sperlonga è stato introdotto nelle zona di Fondi eSperlonga intorno agli anni '60. La combinazione tra zone paludose, ilpatrimonio culturale degli orticoltori locali e una pianta migliorabilecon tecniche di selezione fenotipica modeste ma efficaci, hannocostituito, invece, nel corso degli anni una miscela, assolutamente nonriproducibile, che fa oggi di Sperlonga e Fondi un vero distrettoproduttivo per il sedano. A tutt'oggi la coltivazione del prodotto,realizzata mediante l'ecotipo locale 'Bianco di Sperlonga', si basa suun importante lavoro di selezione, che ha permesso a questa coltura ditrovare già dagli anni Sessanta una rapida valorizzazione commerciale econsumo sui mercati.
Ed è proprio dal legame tra lecaratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione e la storicaspecializzazione degli agricoltori locali, che il Sedano Bianco diSperlonga è riuscito a raggiungere standard qualitativi alti especifiche caratteristiche, quali una spiccata elasticità delle costeed una minore resistenza alla rottura, una maggiore sapidità ed unminore gusto di amaro, tali da renderlo immediatamente riconoscibiledal consumatore.
Per quanto riguarda la Patata di Bologna, la sua coltivazione è diffusa nella pianura bolognese sin dal Seicento ed è proprio grazie all’ambiente particolare della zona di produzione, determinato dall’integrazione tra suolo e clima, che la patata di Bologna riesce a sviluppare caratteristiche fisiche come la tessitura e la granulometria della polpa, ed organolettiche come odore e gusto particolari, che ne determinano la specificità e la qualità.