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Ma a picco i prezzi sui campi

Con il caldo decollano i consumi di angurie e meloni

Il caldo di questi giorni ha fatto esplodere i consumi di angurie e meloni, frutti tipici della stagione estiva. Rispetto a giugno e luglio del 2008 si è riscontrato, quest'anno, un aumento nelle vendite di questi due prodotti di circa il 6 per cento. Bene anche gli altri prodotti frutticoli, anche se per pesche e nettarine si riscontrano alcuni problemi.

In complesso, comunque, le vendite dell'intero settore, nel periodo gennaio-luglio 2009, sono cresciute, in quantità, di oltre il 4 per cento. Un trend decisamente positivo dopo i vistosi cali che si sono susseguiti dal 2006. Per tutte le produzioni, tuttavia, la nota dolente è rappresentata dal crollo dei prezzi sui campi che a giugno scorso ha segnato un drastico meno 22 per cento nei confronti dell'anno scorso. Il che sta causando non pochi problemi alle imprese agricole.

A sottolinearlo è la Cia, Confederazione italiana agricoltori, preoccupata per le difficoltà, soprattutto in termini reddituali, che incontrano gli imprenditori che devono fare i conti anche con gli elevati costi produttivi e contributivi.

In particolare, i consumi di angurie e meloni hanno trovato una decisa spinta dall'aumento crescente delle temperature. In molti, afferma la Cia, si sono rivolti verso questi due prodotti, proprio perché possiedono grandi proprietà dissetanti. L'anguria, infatti, è composta di acqua per il 95 per cento, mentre il melone per il 90%. Il resto è composto da zuccheri, vitamine e sali minerali. In quantità decisamente modeste le calorie di entrambi.

Sia angurie che meloni sono coltivati, sostiene la Cia, un po' in tutte le regioni italiane, ma soprattutto al Sud e al centro la produzione è consistente. Tuttavia, anche in alcune zone del Nord ci sono molte coltivazioni di questi particolari frutti dell'estate.

Andamento in rialzo si registra, oltre che per le angurie e i meloni, anche per le susine, le albicocche, i kiwi. Consumi stazionari, con lievi cali, si hanno, invece, per mele e pere. La prima uva che sta giungendo in questi giorni sui mercati segna un trend soddisfacente, nonostante i prezzi pagati al produttori sono in netto ribasso rispetto allo scorso anno.
Data di pubblicazione: