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Il punto sul commercio agrumicolo greco da parte dell'azienda Gefra

La Grecia ha sofferto per decadi una situazione di assenza di direzionalità, totalmente priva di una vera politica agricola che ponesse obiettivi alla crescita o investisse in nuove piantagioni o nuove varietà. Per molti anni, i sussidi diretti della Comunità Europea al settore degli agrumi destinati all'industria del trasformato ha aggravato la situazione, rimuovendo qualsiasi incentivo al cambiamento.

La contestuale crescita della concorrente produzione spagnola ha solo esacerbato una situazione di scarsi ritorni economici dovuti a fenomeni di sovrabbondanza dell'offerta, oggi estesa praticamente a tutto l'ano e a tutte le varietà.

Previsioni per il raccolto agrumicolo greco 2008/2009 (migliaia di tonnellate)
Varietà
2007/08
2008/09
Mandarini
65
58
Arance
930
802
Limoni
47
30
Pompelmi
7
6
Fonte: Ministero dell'Agricoltura

Secondo George Frangistas (nella foto) della compagnia greca Gefra: "Il raccolto di quest'anno, in parte minore in termini quantitativi, è compensato d'altra parte da frutti qualitativamente migliori e di calibro maggiore. Sfortunatamente per il nostro settore, la Spagna ha invece un grande raccolto da collocare sul mercato, con frutti di calibro medio-piccolo, cosa che ha subito fatto calare i prezzi e ha saturato i mercati, specialmente quelli dell'Europa Occidentale e della Scandinavia".

La Grecia ha comunque un forte mercato interno, come anche un forte mercato nei paesi limitrofi dell'area dell'Europa sudorientale. Tali mercati assorbono cospicui volumi di merce, con ciò compensando i fenomeni di saturazione riscontrabili nei paesi dell'Europa Occidentale.

In tema di crisi economica, George Frangistas si dimostra comunque ottimista: "Non credo che il consumo interno di agrumi possa essere condizionato dalla crisi finanziaria, anche se forse la Grecia esporterà qualcosa in meno in termini di volume, mentre la Spagna esporterà a qualcosa in meno in termini di prezzo".



In tema di rimozione a livello europeo degli standard di commercializzazione (peso e forma) degli ortofrutticoli, George Frangistas si dice preoccupato che l'assenza di parametri minimi possa aprire le porte a merce estera certamente più economica, ma anche dotata di minore qualità.

"Lo standard minimo relativo al calibro degli agrumi commercializzabili - commenta l'imprenditore - fu fissato anni fa a 30+, con l'intento di tutelare il consumatore e dare una struttura di riferimento all'industria. Oggi il timore è che gli agricoltori europei possano perdere il supporto politico necessario allo scopo di produrre merce di qualità. Ogni catena di distribuzione potrà dettare criteri suoi propri, cosa che andrebbe a risolversi soltanto in una maggiore pressione sui produttori, mentre i consumatori perderebbero i parametri di riferimento per orientarsi nella scelta dei prodotti".






Per maggiori informazioni:
Gefra
George Frangistas
Tel: +30 210 9636382
Cell: +30 693 2201272
Fax: +30 210 9607092
Skype: george.frangistas
www.gefra.gr