"Pachino (SR): convegno sul tema "Luci ed ombre dei prodotti a marchio DOP e IGP"
Da una ricerca di Nomisma pubblicata su "L'informatore agrario" risulta infatti che i marchi DOP (Denominazione d'Origine Protetta) ed IGP (Indicazione Geografica Protetta) da soli non bastano a dare un valore aggiunto ai prodotti e a coprire i costi maggiori che sono richiesti per fregiarsi di un marchio di qualità.
In primo piano da sinistra: Maurizio Scollo (Resp. comunicazioneAssessorato Agricoltura e Foreste Siracusa e Ragusa e PresidenteEurispes Sicilia), Giovanni La Via (Assessore regionaleall’Agricoltura) e Roberto Iodice (Commissario ad acta ex Agensud).
Nella realtà di Pachino, territorio dal quale origina il famoso pomodoro IGP, si è creata la paradossale situazione per cui, come dichiara il direttore del Consorzio di Tutela Salvatore Chiaramida: "Attualmente si assiste ad un proliferare di riconoscimenti di marchi e di certificazioni di prodotti a volte semi-sconosciuti o comunque certamente di non largo consumo".
"Tutto ciò inflaziona il mercato e di fatto toglie prestigio a tutti quei beni che hanno scommesso su quel marchio. La mancanza di un valore aggiunto anche in tema di prezzi spesso scoraggia i produttori pachinesi che continuano ad immettere sul mercato pomodori generici e a non puntare sul marchio IGP"
Anche il presidente del consorzio Sebastiano Fortunato ha evidenziato come a Pachino, su una produzione di circa 20.000 tonnellate di prodotto, solo 3.000 ton vengono immesse sul mercato sotto le insegne del marchio certificato, mentre tutto il resto viene venduto come pomodoro generico.
Non bisogna dimenticare, però, che a luglio 2009 scade il riconoscimento transitorio, concesso dal ministero al Pomodoro di Pachino. Per quella data, se almeno il 75% delle aziende non saranno iscritte all'Albo, il marchio potrebbe essere revocato. Per questo il Consorzio si sta attrezzando anche con una martellante campagna pubblicitaria.
Fonte: Salvatore Marziano - La Sicilia - edizione del 06-12-2008
Qui sotto (e anche foto sopra): in primo piano Hannes Waldmüller, Responsabile Marketing Consorzio VOG, che ha raccontato la case history "Mele Marlene: un caso di successo"