Italia: dalla ricerca piu' opportunita' per agricoltura e ambiente
Quest'ultimo rappresenta l’ente di Roma che, per conto del Ministero delle politiche agricole e forestali, coordina le attività di ricerca nel comparto agricolo, agroindustriale e ambientale, ed è presente sul territorio nazionale con 15 centri e 32 unità di ricerca, di cui una in Trentino, a Villazzano.
Presso l’Istituto Agrario di San Michele all'Adige, nell’ambito di un incontro tra il consiglio di amministrazione del CRA di Roma e i responsabili dell’attività di ricerca di San Michele, sono state presentate le attività congiunte che saranno realizzate nel settore ambientale e, più in generale, agricolo ed agroalimentare.
"Per l’Istituto di San Michele questo accordo consente di consolidare la propria appartenenza al circuito della ricerca a livello nazionale e internazionale", ha spiegato il presidente Giovanni Gius, indicando il settore applicativo del genoma della vite il primo ambito di operatività, in particolare, per quanto riguarda il miglioramento della qualità dei vitigni coltivati, la creazione di varietà che si adattino meglio ai diversi territori e l’aumento della resistenza della vite alle malattie per ridurre i trattamenti.
"Questo accordo mette insieme due eccellenze, CRA e Iasma, per migliorare i servizi all’agricoltura e rendere competitivi i prodotti del comparto agroalimentare", ha sottolineato Romualdo Coviello, presidente del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura di Roma.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, il dirigente del Centro sperimentale, Roberto Viola con i responsabili delle diverse attività di ricerca Iasma, mentre per il CRA, sono intervenuti il direttore scientifico, Riccardo Aleandri, il Consiglio di amministrazione, ed il direttore dell’unità di ricerca di Villazzano, Massimo Bianchi.
Al termine dell’incontro la delegazione romana si è recata nei laboratori del Centro sperimentale ed ha visitato il CRA di Villazzano.