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Nomisma presenta l'11mo Rapporto sull’Agricoltura Italiana

Il 4 dicembre è stato presentato il XI rapporto Nomisma: "L’agricoltura italiana, la competitività dell’agricoltura italiana di fronte ai nuovi scenari evoluti".

In uno scenario di forti e repentini cambiamenti, il tema della competitività delle aziende agricole non è solo di "moda" ma rappresenta indubbiamente un fattore con il quale fare i conti per lo sviluppo futuro dell’intero sistema agroalimentare nazionale.

La scelta di questo tema per l’XI Rapporto Nomisma sull’agricoltura italiana, promosso da Confagricoltura, è quindi quanto mai attuale, soprattutto alla luce dei numerosi e repentini cambiamenti in atto nello scenario di riferimento per le imprese agricole.

Grazie all’analisi dei fattori concorrenziali, delle tendenze in atto nello scenario agroalimentare, del posizionamento competitivo dei prodotti italiani nel contesto internazionale, della comparazione con alcune filiere agricole dei Paesi leader a livello mondiale, il Rapporto Nomisma sull’agricoltura italiana ha messo in luce, in maniera puntuale, i punti di forza e le criticità del sistema agroalimentare nazionale e ribadito, una volta di più, la necessità per le imprese agricole di migliorare la propria competitività.

Vino, ortofrutta fresca e trasformata rappresentano i primi 3 comparti dell’export agroalimentare italiano che, congiuntamente, nel 2007 hanno rappresentato il 35% dell’intero valore delle vendite ottenuto oltre frontiera (23,7 miliardi di euro).

Ognuno di questi prodotti però evidenzia posizionamenti competitivi differenti, soprattutto dal punto di vista del prezzo (il prezzo medio del vino esportato è inferiore del 20% rispetto a quello mondiale, mentre quello della frutta
fresca è superiore del 28%), mentre denota un surplus produttivo rispetto ai consumi interni (misurato dal grado di autosufficienza) pari al 167% nel caso del vino, 110% per la frutta (ma per le mele è addirittura il 150%) e addirittura 274% per le conserve di pomodoro.

Si tratta di valori che evidenziano la strategicità e la rilevanza dei mercati esteri come sbocco principale per queste produzioni del "Made in Italy" alimentare e che alla luce delle caratteristiche di deperibilità (per la frutta fresca) e di consumi pro-capite calanti (nel caso del vino), rendono evidente la necessità di consolidare questi canali di sbocco esteri attraverso interventi e politiche tesi a favorire, una volta di più, la competitività delle imprese piuttosto che il consumo a livello locale, pena la perdita di una parte rilevante delle stesse produzioni e delle aziende collegate.

Clicca qui per scaricare l'intero Comunicato Nomisma sul Rapporto Agricoltura (in formato .pdf)