Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Bergamo Mercati: il punto sul commercio ortofrutticolo di inizio inverno

Arriva il freddo e la produzione agricola bergamasca si riduce ai minimi termini. Frutta e verdura ora provengono dal sud Italia e dall'estero. Siamo in piena stagione per gli agrumi italiani: ottimo il rapporto qualità-prezzo per le clementine, e prezzi in discesa per le arance: finora la parte del leone l’ha fatta la varietà navelina, da Calabria e Sicilia, ma verso fine novembre ha fatto la sua comparsa anche il tarocco, i cui prezzi sono attesi in discesa nelle prossime settimane via via che aumentano le quantità disponibili. Questi alcuni dei dati forniti da Bergamo Mercati Spa.

Probabilmente scenderanno anche le quotazioni dei kiwi, che paiono scontare un eccesso di offerta, mentre viceversa i prezzi degli ananas, finora contenuti, probabilmente saliranno come sempre accade durante le festività. In flessione i prezzi dei cachi in generale e delle castagne nei calibri più grossi. Stabile la situazione per le mele (eccesso di offerta di Golden), le pere (scarsità di prodotto e valori di mercato superiori all’anno scorso per Kaiser e Abate) e l’uva (domanda debole).

Le verdure - recita la nota di Bergamo Mercati Spa - hanno conosciuto una situazione generale stazionaria fino all’arrivo del freddo, quando i prezzi di molti articoli si sono alzati, anche se in misura limitata. Per cavolfiori e broccoletti i prezzi sono saliti di una decine di centesimi nell’ultima settimana, mentre cipolle e patate presentano stabilmente una gamma molto ampia di varietà e di prezzi per tutti i gusti e le tasche. Tra i carciofi, lo spinato sardo, dalle quantità più ridotte, è quello che presenta i prezzi più alti, mentre meno costosi risultano gli spinati di altre provenienze e i carciofi senza spine: comunque finora è rimasta poco interessante anche la domanda di consumo, che però dovrebbe salire d’ora in poi.

Aumentano i prezzi delle melanzane (spagnole e siciliane), e in salita sono anche i peperoni, per i quali sta aumentando parecchio la quantità di prodotto spagnolo di buona qualità, che va ad affiancare quello campano e siciliano. In decisa ascesa, com’è naturale essendo ormai in piena stagione, il prezzo del radicchio rosso tardivo trevisano, mentre sono in calo tutti gli altri radicchi; lieve aumento per le lattughe, stabili su bassi livelli i finocchi e i fagiolini nordafricani (questi ultimi con qualche accenno di flessione). In calo il pomodoro ciliegino, mentre la zucchina oscilla per pochi centesimi, eccetto il prodotto di provenienza laziale che spunta qualche decina di centesimi in più in forza di migliore colore pezzatura e capacità di conservazione.

Per le prossime settimane ci si dovrebbe attendere un rinforzo delle quantità e delle quotazioni, come di consueto a dicembre sotto la spinta delle feste di Natale e fine anno.
Data di pubblicazione: