
Dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Bari hanno recuperato le sementi del pomodoro Fiaschetto, coltivazione tipica di quelle terre e quasi in estinzione. Le hanno seminate nei terreni che si estendono nell'agro brindisino e che sono stati sottratti a esponenti di spicco del clan mafioso Sacra Corona Unita.
Dopo un processo di essiccazione al sole, i pomodori che sono raccolti vengono oggi venduti come "pomodori secchi" di qualità e garantiti con marchio di produzione biologica. Questi pomodori sono uno strumento efficacissimo contro la mafia e contro la mafiosità. Una risposta "buona" alla cultura che invita a voltarsi dall'altra parte, a quella che teorizza l'antimafia evitando accuratamente di sporcarsi le mani (di vita e di terra), a quella della rassegnazione secondo cui la mafia non può essere sconfitta.