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Cresce a livello mondiale il numero di aziende certificate GlobalGAP

Il numero di aziende certificate GlobalGAP (GAP - Good Agricultural Practices) continua ad aumentare in tutto il mondo, da quando il primo produttore ottenne la certificazione nel 2001, attraverso la filiale ISACert. Da allora, il numero di quanti producono nel rispetto delle linee guida dello standard GlobalGAP è cresciuto esponenzialmente.

Circa l'80% delle aziende certificate è situato nei paesi dell'Europa occidentale: ciò è dovuto al aftto che la maggior parte dei prodotti freschi di quei paesi viene commercializzata a livello europeo, dove gran parte dei supermercati chiedono ai propri fornitori l'adeguamento allo standard GlobalGAP.

Attualmente, però, la crescita maggiore nel numero di produttori certificati si registra proprio nei paesi extra-Europei, specialmente in Asia (Giappone) e in Nord America. Nei paesi africani, dove operano piccoli produttori, è molto popolare la certificazione in gruppo, in modo da unire le forze e rendere accessibili per tutti gli aderenti le tariffe della certificazione.

Sebbene lo standard GlobalGAP sia applicato in larga parte (74%) al settore ortofrutticolo, aumenta anche la consistenza numerica di coloro che richiedono tale certificazione nei campi dell'allevamento (17%) e della pesca (9%). Secondo le attese, la certificazione continuerà ad allargare i suoi orizzonti anche nei prossimi anni.

Nel corso della conferenza GlobalGAP di metà ottobre (vedi anche articolo correlato) molto si è discusso anche riguardo alla sostenibilità del modello attuale di produzione alimentare e sono state affrontate le tematiche relative alla produzione di energia dalla biomassa. Lo standard attuale è per i due terzi rivolto a garantire la sicurezza alimentare, mentre in futuro sono destinati ad acquisire sempre maggior peso anche le voci di controllo relative all'impatto ambientale, al benessere animale, alla salute.

Fonte: NAK Agro