Paolo Bruni: sulla vendita diretta troppi slogan. Pensiamo invece alla conquista di nuovi orizzonti!
"La nostra produzione ortofrutticola è pari a 26 milioni di tonnellate, e i consumi nazionali si attestano da anni a cifre di poco superiori agli 8-9 milioni. Ciò vuol dire che non possiamo impedire alle imprese agroalimentari italiane di conquistare nuovi orizzonti e di esportare le loro produzioni anche molto lontano dai nostri confini. È ora di dividere la demagogia dal realismo".
"Alla luce della grave crisi in cui versa il nostro Paese e tutta l’economia mondiale - ha ribadito Bruni - crisi che ha evidenziato la fragilità della finanza virtuale, è ora di tornare ad una economia reale basata sul lavoro e sulla produzione. Occorre un nuovo patto tra produzione e lavoro per un nuovo corso dell’economia".
Bruni ha anche sottolineato alcune specificità della cooperazione agricola, quali le cooperative senza terra: "Noi siamo i primi – ha dichiarato – a voler combattere con tutti i mezzi possibili le cooperative spurie che operano nel sommerso, al fine di tenere divise le cose buone da quelle sbagliate".
Il presidente di Fedagri-Confcooperative ha inoltre ricordato come in materia di previdenza e del mercato del lavoro siano stati di recente raggiunti importanti traguardi, come l’Avviso comune, che è stato siglato da tutte le parti sociali a Palazzo Chigi nel settembre 2007 per contrastare il lavoro nero in agricoltura.