Regno Unito: il punto sul mercato frutticolo a inizio ottobre 2008
Pere: l'intero mercato delle pere è al momento sotto pressione a causa di una generale scarsità di Conference a livello europeo. Il fenomeno sta orientando la domanda per altre varietà di pere, anche visto il prezzo notevolmente elevato della Conference. In generale, le pere aumenteranno di valore via via che la stagione procede.
Meloni: le varietà Honeydew e Galia di produzione brasiliana sono ampiamente scambiate, ma si segnala una carenza sui calibri più piccoli. Anche i meloni Cantalupo stanno facendo la loro comparsa sul mercato britannico, anche se con qualche problema qualitativo, mentre le angurie brasiliane sonoa corto nei calibri minori, su un mercato particolarmente ristretto.
Arance: tutta la merce dell'emisfero meridionale (prevalentemente dal Sudafrica) vedrà restringersi il mercato nel corso di questo mese in quanto arance provenienti da quasi tutte le origini sono già arrivate nel paese per battere sul tempo l'aumento dei dazi doganali, in vigore dalla seconda settimana di ottobre. I calibri più scambiati al momento sono quelli medi, mentre si registra una certa scarsità tanto per le arance più piccole, quanto per quelle di grande calibro. Non c'è disponibilità di surplus nelle arance da succo e la situazione rimarrà tale anche per tutto ottobre e novembre.
Limoni: il prodotto proveniente dai paesi produttori dell'emisfero meridionale è ben lungi dall'essere terminato, mentre già i primi arrivi di limoni dalla Turchia fanno la loro comparsa sul mercato e la presenza della Spagna comincia a profilarsi all'orizzonte, per la fine di ottobre.
Frutta estiva: la produzione europea è più o meno conclusa, con arrivi sul mercato di pesche e nettarine caratterizzate da grossi calibri. La qualità viene accuratamente ispezionata giorno per giorno: in ogni caso, nel giro di qualche giorno, il prodotto europeo verrà ritirato. Le prime pesche e nettarine provenienti dai paesi dell'emisfero meridionale sono di solito legnose e insipide, perciò il mercato britannico rimarrà fermo per circa 4 settimane, in attesa di forniture di migliore qualità.