
Questa crescente domanda di servizi di refrigerazione implica d'altro canto un simultaneo impatto negativo per l'ambiente, nonché un crescente impiego di energia, perlomeno se parliamo di impianti di tipo tradizionale.
Sebbene il comparto della refrigerazione non sia soggetto a cambiamenti rivoluzionari (anche se segnaliamo, per quanto riguarda l'Italia, la nuova metodologia della refrigerazione passiva - N.d.R.), la compagnia olandese Celtic Koeling BV investe molto tempo e attenzione nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche.
Uno degli sviluppi di maggior rilievo negli anni recenti è senza dubbio la "ri-scoperta" di mezzi naturali di refrigerazione, come ammoniaca, propano e CO2. I mezzi di origine sintetica, infatti, (come il Freon), che sono stati impiegati per lungo tempo in molti impianti di refrigerazione, oggi trovano restrizioni a livello legislativo e di sostenibilità aziendale. Il ritorno ai mezzi naturali di refrigerazione sembra dunque perfettamente logico.

L'investimento in un impianto di refrigerazione che utilizza mezzi naturali è però considerevolmente più elevato, a causa del maggior numero di requisiti cui esso deve rispondere. Il reale vantaggio derivante da questo genere di sistema è per l'appunto quello di un impatto notevolmente più contenuto sull'ambiente e quello di un minore impiego di energia. Importante per l'impresa è anche la variabile relativa all'efficienza finale.
E' dunque necessario un approccio professionale alla tematica, con analisi circa la redditività dell'impianto, circa il rapporto tra costi/benefici, anche in relazione ai possibili sussidi o finanziamenti di cui l'azienda può beneficiare.
La compagnia Celtic Koeling, che ha seguito molto da vicino tutti gli sviluppi del settore, si popone quindi come partner affidabile e competente per accompagnare le imprese nella realizzazione di impianti di massima efficienza.
Celtic Koeling BV
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