Paolo De Castro: vanno incoraggiate le aziende agricole dirette da giovani
"La Romagna è stata motore trainante di quell’agricoltura di qualità che tutti cercano e invocano - ha dichiarato De Castro al Corriere Cesenate - e ciò è dovuto senza ombra di dubbio alla grande organizzazione che da sempre il sistema romagnolo si è dato. Penso ad Apofruit, a Orogel, ad Agrintesa. Tutte realtà che, strutturandosi, sono riuscite, seppur con qualche fatica iniziale, a reggere all’urto della globalizzazione".
"Anni fa bastava produrre frutta e verdura di qualità - ha precisato De Castro - mentre oggi questo non è più sufficiente. Ora servono strategie commerciali precise. Si pensi solo a quanto è strutturata la GDO, la grande distribuzione organizzata, le grandi catene di ipermercati i quali necessitano ogni giorno di quantità enormi di frutta e verdura. Ma solo chi è in grado di fornirgliela con continuità può entrare nel novero dei fornitori".
Per quanto riguarda l’OCM (organizzazione Comune di Mercato) per l'ortofrutta a livello europeo, vale a dire i sussidi che l’Europa dà al mondo produttivo. "I finanziamenti servono - ha ricordato De Casto - ma le aziende non possono e non devono basarsi solo su di essi. A tal proposito, sottolineo come i giovani imprenditori abbiano una marcia in più e debbano essere incoraggiati. Ma dobbiamo essere realisti: i giovani che lavorano vogliono fare reddito e se la terra non li premia, scappano. Dobbiamo fare in modo che in campagna le imprese efficienti possano fare reddito in maniera dignitosa".