Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Giovane inventore americano vince premio per materiale isolante realizzato con i funghi

Il 23enne americano Eben Bayer si è aggiudicato un premio di mezzo milione di euro per la sua invenzione eco-compatibile: un materiale isolante e ignifugo chiamato Greensulate, composto da acqua, materiali di scarto, minerali e funghi champignons.

Bayer è risultato vincitore del premio Picnic Green Challenge, un concorso olandese indetto per individuare la migliore idea per il risparmio energetico. Il premio di mezzo milione di euro gli è stato consegnato ad Amsterdam in occasione di una tre-giorni sulle nuove tecnologie.


Clicca qui per un video sul nuovo materiale isolante Greensulate

Figlio di contadini, Eben Bayer ha concluso i suoi studi all'Istituto Politecnico di Rensselaer, negli Stati Uniti, iniziando subito dopo a lavorare sul suo progetto, con la finalità di portare il nuovo materiale isolante sul mercato nel 2010. Il Greensulate costituisce un'alternativa eco-compatibile al materiale non biodegradabile solitamente impiegato come isolante nella costruzione di edifici.

Champignons
Il procedimento produttivo di Greensulate non è dannoso per l'ambiente e può anzi utilizzare materiale di scarto normalmente prodotto da fattorie o fabbriche, come ad esempio la polpa di carta. Se tutta l'industria degli isolanti si riconvertisse a questo materiale, si risparmierebbero ogni anno emissioni pari a circa 14 miliardi di chili di anidride carbonica (CO2).

Per quanto riguarda la componente "funghi", questi sono tenuti separati dal materiale di scarto che compone l'isolante; vengono coltivati e successivamente essiccati, in modo da diventare completamente inerti, per non "sbocciare" un giorno nelle pareti delle case. Tutto il processo produttivo risulta economico e compatibile dal punto di vista ambientale.

Fonte: Volkskrant