Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Biologico in Italia: salgono le vendite (+6%), ma cala produzione nazionale

Il Presidente di FederBio, Paolo Carnemolla, ha commentato oggi le prime anticipazioni sui dati 2008 del settore biologico italiano, in corso di pubblicazione con l'occasione di SANA a Bologna, la fiera nazionale del biologico e della sostenibilità la cui 20ma edizione verrà inaugurata dal Ministro Luca Zaia il prossimo 11 settembre.

"Il dato di fonte ISMEA relativo al primo semestre 2008 di un +6% di media degli acquisti di prodotti biologici confezionati nella GDO in Italia è eclatante, dato che nel medesimo periodo i prodotti convenzionali e quelli tipici sono calati o cresciuti molto meno. E il dato sconta la scarsa e incostante presenza dei prodotti bio sugli scaffali della GDO, oltretutto con intere aree del territorio nazionale per nulla coperte" ha dichiarato Carnemolla.

"I principali prodotti della dieta mediterranea, come l'ortofrutta e i derivati dei cereali, crescono a due cifre (+18% ortofrutta e + 30% pane e pasta), nonostante anche nel biologico ci siano stati aumenti significativi dei prezzi. Inoltre il canale specializzato cresce il doppio della GDO, considerato che l'osservatorio Assobio dichiara un +12% nel medesimo periodo. E' quindi evidente che se la GDO italiana avesse strategie adeguate sui prodotti bio e se la distribuzione specializzata fosse più diffusa sul territorio nazionale il trend dei consumi sarebbe a due cifre, in linea con quello che ormai da anni di registra nei principali Paesi europei" ha proseguito il Presidente di FederBio.

"Ciò che preoccupa è piuttosto l'andamento della produzione nazionale che, secondo i dati del MiPAAF riferiti a fine 2007, è in leggero calo. E' dalla scorsa estate che FederBio sta sollecitando il Ministero e le Regioni a rivedere le politiche di sostegno al settore perché la situazione nel 2008 sarà anche peggiore. Se non si interviene subito l'aumento dei consumi andrà a vantaggio principalmente dei grossisti e delle produzioni importate, non certo degli agricoltori biologici italiani che sono penalizzati da una burocrazia eccessiva e da scelte sbagliate nell'ambito di molti Piani regionali di sviluppo rurale (PSR)" ha concluso Carnemolla.

Fonte: agi.it