Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Un aiuto alla ricerca in ortofrutticoltura

CReSO: da oggi piu' mobile sul territorio, grazie al nuovo furgone

Il CReSO - Consorzio di Ricerca e Sperimentazione per l’Ortofrutticoltura piemontese - dispone oggi di un nuovo furgone attrezzato, già operativo presso il Centro Sperimentale Orticolo di Boves per lo svolgimento delle molteplici attività nei siti sperimentali extra-aziendali. L’acquisto del nuovo mezzo è stato possibile grazie al prezioso contributo della Cassa Rurale ed Artigiana di Boves, che da anni accompagna e sostiene l’attività di ricerca e sviluppo per l’orticoltura svolta dai ricercatori del CReSO presso l’Azienda sperimentale di via Albertasse.

L’orticoltura è un settore dai confini molto ampi, caratterizzato da una variegata gamma di specie e varietà; è dunque facile intuire che racchiudere prove sperimentali esaustive in un’unica struttura è pressoché impossibile. Serve una rete, messa a punto e ormai consolidata, di rapporti con gli orticoltori del territorio ai piedi della Bisalta disposti e interessati a collaborare con il CReSO per testare all’interno delle proprie aziende e "toccare con mano" nuove varietà e tecniche colturali di ultima generazione.

Parte della ricerca viene dunque svolta presso il Centro sperimentale, ma molte prove coinvolgono direttamente le aziende del territorio circostante, ai piedi della Bisalta. Appare dunque evidente che la ricerca svolta dal CReSO necessita non solo di campi sperimentali, attrezzature e strumenti adeguati presso il Centro di Boves, ma anche e soprattutto di mezzi per poter trasferire efficientemente le diverse attività presso i numerosi produttori che ospitano, qua e là per il territorio, le prove proposte, guidate e seguite dai ricercatori del CReSO.

In questa impostazione risiede il significato della funzione svolta dal Centro: penetrare il tessuto imprenditoriale da vicino, operare a stretto contatto con gli operatori in modo da instaurare un rapporto di reciproca collaborazione, a sostegno di un settore importante per lo scenario economico del Cuneese e del Bovesano in particolare. Quest’ultimo infatti è territorio caratterizzato da forti vocazionalità, che lo rendono terreno di studio interessante per la ricerca in ortofrutticoltura. In questo senso, il pensiero corre immediatamente e inevitabilmente a colture quali la fragola; il fatto che una delle più recenti e promettenti acquisizioni in materia di innovazione varietale sia stata battezzata "Argentera" dice molto riguardo al forte legame che esiste tra l’eccellenza qualitativa della fragola coltivata ai piedi della Bisalta e le caratteristiche pedoclimatiche della terra da cui proviene.

Ma la fragola non è l’unico motivo di vanto per il territorio. Come dimenticare i frutti di bosco, capaci di distinguere, arricchire e impreziosire il paniere frutticolo cuneese? Mirtilli, lamponi, more e ribes esprimono al meglio il caratteristico profilo qualitativo proprio dove gli ultimi tratti di pianura lasciano il posto alle prime pendici pedemontane; qui colori, aromi e sapori danno il meglio di sé. E poi ci sono il peperone, il fagiolo, la patata a completare il quadro. Molti di questi ortaggi fanno parte integrante della più profonda tradizione colturale e culturale piemontese; l’esperienza e la professionalità maturate da generazioni dagli orticoltori locali, il sostegno della ricerca e della sperimentazione condotte dal CReSO, insieme alla innegabile vocazionalità del territorio hanno delineato i contorni di un’orticoltura di qualità, tipica e tradizionale.

Il furgone, attrezzato per disporre sul campo di tutta la strumentazione per la ricerca, è un aiuto indispensabile per svolgere una sperimentazione efficiente e funzionale sul territorio, collegando il Centro sperimentale di Boves alla rete di aziende satellite.

Fonte: cuneocronaca.it