Trentino: prime stime sui danni causati dalle recenti grandinate estive
Le grandinate estive non sono una rarità, ma tra inizio giugno e i primi giorni di agosto i fenomeni sono stati eccezionalmente numerosi e di forte intensità. Le bizze del tempo hanno allarmato molti agricoltori i quali, se hanno stipulato una polizza assicurativa e i danni sono superiori alla soglia minima del 30%, allora riceveranno un indennizzo totale.
La polizza è a sua volta sostenuta per l’80% da un contributo dello Stato (23 milioni di euro) e della Provincia (5 milioni di euro). In casi particolari - per colture non assicurate o danni alle piantagioni - la Provincia ha il diritto di erogare un contributo attraverso un provvedimento che deve essere notificato dall’Unione Europea. Anche per questo l’assessore Tiziano Mellarini si è recato sul posto in occasioni delle grandinate più potenti per dimostrare solidarietà ai contadini. Un primo quadro lo si potrà avere verso la fine di agosto, ma secondo Mauro Fezzi: "Se la produzione agricola si aggira attorno ai 400 milioni di euro annui, il danno potrebbe sfiorare gli 80 milioni".
I danni potrebbero toccare soprattutto le mele perché rispetto agli anni scorsi il prodotto grandinato è in aumento (circa il 50% del totale) e si corre il rischio che - se rovinato - possa essere fortemente deprezzato una volta sul mercato. Problemi di minore entità, invece, per la vite, anche se non sono mancati i danni.
Secondo Emanuele Eccel, meteorologo dell’Istituto agrario di San Michele: "L’estate 2008 è stata eccezionale dal punto di vista delle grandinate, perché gli episodi sono stati molto numerosi. Una grandinata dura in media una decina di minuti, ma ce ne sono state alcune - soprattutto in Val di Non - che sono durate anche mezz’ora. Il diametro di un chicco si aggira sui 2 centimetri e l’entità dei danni dipende dalla potenza con la quale cade a terra e dalla grandezza". Quest’ultima dipende dalle correnti che tengono i chicchi in sospensione all’interno della nuvola: più il chicco sta sospeso più diventa grosso e più danni può provocare una volta caduto a terra.
Fonte: repubblica.it