Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Le fragole di Terracina entrano nella lista dei nuovi prodotti tradizionali della regione Lazio

Nel comprensorio di Terracina, San Felice Circeo, Monte San Biagio, Pontina e Sonnino ci sono circa 200 piccole aziende che producono fragole. Su un territorio coltivato di poco più di 100 ettari, ogni anno si mettono a coltura circa 6 milioni di piantine di fragole per una produzione che supera i 7 milioni di chili, in serra e in campo aperto.

Ora la "Favetta", come viene definita la fragola di Terracina, per via della sua forma piccolissima e a forma di fava, è entrata a far parte della lista dei prodotti tradizionali della regione Lazio. A renderlo noto, Massimo Pallottini, Commissario straordinario dell’Arsial.

Il punto forte della fragolicoltura laziale risiede nella coltivazione della varietà della Favetta, che nella provincia di Latina rappresenta il 40% della fragolicoltura in serra. Originaria delle Alpi, dove cresceva allo stato selvatico, la fragola era presente già sulle tavole dei Romani con il nome di fragrans, in omaggio al suo intenso profumo.
La Favetta è un prodotto delicato, perciò deve arrivare freschissimo al mercato, anche se le difficoltà e i costi sono sempre maggiori e i produttori chiedono aiuto.

Fonte: agricolturaitalianaonline.gov.it / studio93.it / news.litoralepontino.it