Catanzaro: scoperta frode doganale su aglio cinese d'importazione
Gli investigatori hanno avuto modo di rilevare, nel corso delle indagini, che le dichiarazioni presentate all'atto dello sdoganamento riportavano una classificazione della merce diversa rispetto a quella prevista dalla normativa. E' emerso, infatti, che la società importava quantitativi di aglio che, pur considerato "secco" dal punto di vista commerciale, non era tale ai fini dell'applicazione delle imposte rientrando nella categoria del prodotto fresco.
Dal 2002 ad oggi è risultato che il totale della merce importata ammonta a 1.100 tonnellate, con un indebito risparmio di imposta che si aggira intorno al milione e mezzo di euro tra dazi doganali evasi e Iva non pagata. L'aglio, definito "di ottima qualità" era trasportato in container refrigerati con destinazione il mercato nazionale.
Fonte: ansa.it