Una panoramica sul mercato russo – 27ma settimana
Alcuni problemi si sono verificati con le costose produzioni importate dall’emisfero meridionale, cosa che ha provocato un certo ritardo nelle operazioni di scarico della merce dai vascelli – soltanto due navi cargo contenenti 6.100 pallets di agrumi argentini sono state scaricate prima di venerdi e una sola – con 5.700 pallets – proveniente dal Sudafrica. Ben 5.000 pallets di kiwi, mele e uva da tavola cilena e 3.300 pallets di mele e pere argentine hanno dovuto attendere il loro turno fino al fine settimana.
Alla fine, la struttura delle importazioni si è fatta più ragionevole, in quanto le arance hanno dominato in termini di volume sia dall’Argentina, sia dal Sudafrica, diversamente da prima, quando la maggior parte degli agrumi in arrivo era costituita prevalentemente da limoni (Argentina) e pompelmi (Sudafrica).
Arance
Abbondanti quantitativi di arance marocchine erano ancora disponibili a prezzi non superiori a 0,99 $/kg. Un po’ di merce egiziana ha fatto la sua comparsa sul mercato, offerta a 1,19 $/kg. Le Navel argentine sono state vendute a 1,13 $/kg. Tuttavia, la domanda più forte si è concentrata sulle più costose arance sudafricane - 1,25 $/kg. In generale, il mercato delle arance è risultato leggermente più attivo rispetto alla settimana precedente.
Limoni
Nonostante la diminuzione dei volumi in arrivo, il mercato è rimasto molto lento, a causa degli stock elevatissimi. A seconda della qualità del prodotto, i prezzi hanno differito molto: da 0,25 $/kg a 1,30 $/kg. La domanda non è aumentata ma d’altra parte non si è spenta del tutto.
Mandarini
La situazione è rimasta invariata rispetto alla settimana precedente. I prezzi per merce di buona qualità sono aumentati a 2,00 $/kg, data la scarsa disponibilità. I commercianti non hanno richiesto una particolare varietà di prodotto, concentrandosi soltanto sulla scala di valutazione “buono/rovinato”.
Pompelmi/Pomelo
Il prezzo dei pompelmi ha fermato la sua discesa, malgrado una bella quantità di ottima merce sudafricana fosse ancora disponibile sugli scaffali. La forchetta di prezzo nel corso della 27ma settimana è andata da 1,80 – 1,85 $/kg. La merce argentina non ha incontrato alcuna domanda.
Mele
In generale, il mercato delle mele è rimasto abbastanza attivo. Le varietà rosse si sono mosse sullo stesso livello di prezzo della settimana prima - 1,93 $/kg – a causa dell’assenza di nuovi arrivi. Le Braeburn sono state scambiate a 1,82 $/kg, le Starkrimson a 2,00 $/kg, e le Cripps Pink a 2,08 $/kg. Perfino il commercio di mele Granny è aumentato, prevalentemente per via della merce cilena - 1,535 $/kg – e di quella sudafricana - 1,77 $/kg. Ancora nessuna domanda per le mele argentine (prezzo di 1,30 $/kg). Nonostante ciò, le quotazioni delle mele Fuji cinesi e delle Idared polacche sono scese, rispettivamente a 1,91 $/kg e 1,81 $/kg. Per le Idared il calo è stato dovuto ad una minore qualità del prodotto, ormai in fine stagione, mentre per le Fuji si è trattato di una questione di quantitativi disponibili. Le prime mele di produzione locale – dalla regione del Krasnodar – hanno fatto la loro comparsa sul mercato, ad un prezzo di 1,49 $/kg e incontrando una buona domanda.
Pere
Il mercato delle pere è diventato “bollente” prima dell’arrivo della merce dei nuovi raccolti europei. La peggiore varietà è risultata la Beurre Bosc (prezzo: 1,65 $/kg), superata dalle Williams (1,77 $/kg ), dalle Packham (1,84 $/kg) e dalle Anjou (1,94 $/kg). La domanda è risultata forte un po’ ovunque nel paese.
Uva da tavola
La merce di discreta qualità proveniente dall’emisfero meridionale è scomparsa dal mercato, con ancora una nave cargo in attesa di essere scaricata! La varietà Crimsonm è stata offerta a 2,28 $/kg, la Red Globe a 2,75 $/kg. I prezzi per le uve egiziane del nuovo raccolto sono notevolmente scesi, fino a 2,65 $/kg. Sulla piazza moscovita, alcune partite di uva giordana sono state offerte a 2,98 $/kg, ma senza incontrare una reale domanda. In generale, il mercato dell’uva da tavola si è configurato come uno dei peggiori della 27ma settimana.
Kiwi
Anche i kiwi sono risultati un prodotto problematico sul mercato russo. I prezzi non si sono mossi dai livelli della settimana precedente ma la quantità di prodotto ormai troppo maturo ha continuato ad aumentare, dato uno stoccaggio non ottimale.
Verdure
Il prezzo delle cipolle è salito a 0,54 $/kg, caratterizzando questa merce come l’unica ad aver manifestato un trend positivo nella 27ma settimana. Le patate olandesi sono rimaste sul livello di prezzo della settimana precedente - 0,42 $/kg – mentre le patate egiziane sono nettamente diminuite, fino a 0,34 $/kg.
Le carote olandesi si sono mosse su un prezzo di 0,98 $/kg. I pomodori polacchi sono scesi a 1,53 $/kg, in previsione del ritorno sul mercato di merce turca. I peperoni di produzione locale e quelli importati dall’Olanda hanno espresso più o meno lo stesso livello di prezzo - 2,98 $/kg.
Frutta estiva
Il commercio di frutta estiva è rimasto tutto sommato abbastanza attivo, nonostante la discesa dei prezzi all’origine. Il mercato russo ha semplicemente seguito la tendenza, con vendite a livelli ragionevoli. Tra tutte le origini, la merce Greca – pesche e nettarine - è risultata dominante, con prezzi di 2,34 $/kg e 2,55 $/kg rispettivamente. Troppo abbondanti forniture dall’Uzbekistan hanno invece rovinato il prezzo delle albicocche. Le fragole di produzione locale, provenienti dalla regione di Krasnodar, quelle greche e quelle polacche sono state scambiate a prezzi compresi nel range 2,98 – 4,25 $/kg, a seconda del rapporto qualità/provenienza. I prezzi per le ciliegie sono rimasti allo stesso livello della settimana precedente, stanti gli abbondanti arrivi di merce. La Grecia è comunque l’esportatore che ha vinto nella competizione qualitativa tra le ciliegie nel corso della 27ma settimana, superando il prodotto proveniente da Turchia e Siria.
Pavel Bandurovsky
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