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Gli scambi rimangono attivi

Una panoramica sul mercato russo – 50ma settimana

La 50ma settimana si è dimostrata altrettanto attiva della 49ma, sul mercato russo. Le attività a Mosca sono state più movimentate durante la prima metà della settimana, viceversa nella zona degli Urali la seconda metà della settimana è risultata più attiva.

I volumi di merce in arrivo sono ulteriormente aumentati – 13.000 pallets dal Marocco, più 3.500 dalla Spagna, principalmente clementine. Le condizioni meteo sono rimaste le stesse della settimana precedente.

Arance
Il mercato delle arance si è trovato momentaneamente in una situazione di scarsità, considerato il fatto che le forniture di merce dall’emisfero meridionale sono ormai concluse, mentre gli arrivi di nuova merce sono soggetti a ritardi, a causa di sfavorevoli condizioni climatiche, come forti piogge in Turchia e a causa di altre difficoltà, come i nuovi regolamenti fitosanitari in Egitto. In tale contesto, i prezzi delle arance sudafricane sono aumentati fino a 1,22 $/kg. C’erano anche alcune Navel marocchine sul mercato, ma di trascurabile qualità (prezzo 1,30 $/kg).

Limoni
Le vendite sono rallentate in tutto il paese, cosa che dimostra quanto gli importatori possano influire sulle dinamiche commerciali a breve termine anche in un generale contesto di scarsità. I prezzi si sono diversificati in base alla qualità del prodotto. I limoni spagnoli hanno quotato 2,45 $/kg, quelli turchi sono stati venduti a 2,24 $/kg: entrambi presentavano comunque una buona qualità. Merce qualitativamente più scarsa è stata venduta a 1,71 $/kg.

Mandarini
I mandarini si sono dimostrati ancora il prodotto più vivace in termini di vendite. I prezzi sono leggermente scesi, specialmente per il prodotto spagnolo, mentre i mandarini dal Marocco sono stati ridotti al prezzo di 2,04 $/kg sul mercato di San Pietroburgo. I satsuma turchi hanno ottenuto la quotazione più bassa di tutti: 1,47 – 1,55 $/kg nelle zone meridionali del paese e 1,755 $/kg a Mosca.

Pompelmi/Pomelo
La domanda è stata piuttosto forte per i pompelmi. Il prodotto leader si è dimostrato quello spagnolo (2,04 $/kg), seguito dal prodotto turco (1,71 $/kg). I pomelo cinesi sono scesi a 1,14 $/kg, in conseguenza di una domanda molto bassa nel corso della 50ma settimana.

Mele
C’è stata ancora offerta di prodotto locale, ad un livello di prezzo di 0,94 $/kg. Le più richieste nel corso della 50ma settimana sono state le mele Granny Smith, sia di provenienza serba (1,47 $/kg) sia francesi (1,63 $/kg). Più lenta invece la vendita delle Gala. La varietà Idared proveniente dalla Polonia e dalla Serbia si è classificata terza come prezzo (1,32 $/kg). Le mele Jonagold dal Belgio sono state quotate 1,785 $/kg per merce confezionata in vassoio e 1,63 $/kg per merce sfusa. Buona la domanda di mele cinesi, presenti però sul mercato in maggior parte come merce di seconda categoria, invece che come Fuji di prima categoria; prezzi compresi nel range 1,63 – 1,75 $/kg a seconda della qualità.

Pere
Dopo le clementine, il mercato delle pere è risultato quello più attivo nel corso della 50ma settimana. La varietà leader è stata certamente la Conference, ma anche le altre si sono piazzate bene. Considerata la permanenza di alcuni quantitativi stoccati nelle settimane precedenti, i prezzi si sono mantenuti stabili nonostante la crescente domanda. La cultivar meno apprezzata è risultata la Rocha portoghese. Anche la situazione per le pere cinesi non ha subito grandi cambiamenti in confronto alla settimana scorsa.

Uva da tavola
La scarsità di prodotto si è fatta sentire, ora che anche le uve rimaste dalla Moldavia e Uzbekistan non hanno più qualità. Di conseguenza, la Sultana turca è aumentata fino a 2,30 $/kg. L’uva bianca Italia è stata offerta a 3,50 $/kg. La Napoleon spagnola ha quotato 3,10 $/kg, la Aledo (sempre spagnola) è stata offerta a 3,43 $/kg e la Red Globe a4,08 $/kg. Il considerevole aumento dei prezzi ha finito con il calmierare la domanda, che è via via diminuita.

Kiwi
Nel corso della 50ma settimana, la domanda si è orientata verso le confezioni 10x1. I frutti italiani sono stati i più costosi – circa 2,04 $/kg. Al secondo posto, i kiwi greci e iraniani - 1,88 $/kg.

Melograno
L’assenza di ulteriori arrivi dall’Egitto ha spinto i prezzi al rialzo, fino a 1,88 $/kg. I frutti di melograno provenienti dall’Iran sono stati venduti ad un prezzo da 2,24 $/kg in su, mentre le varietà senza semi si sono collocate a 2,94 $/kg.

Verdure
Il prezzo delle cipolle olandesi ha ripreso a salire, fino a 0,42 $/kg. Al termine della 50ma settimana, la situazione di scarsità dei peperoni israeliani ha portato i prezzi a salire da 2,94 $/kg a 3,51 $/kg. Ancora più costosi i peperoni di altri colori - 3,92 $/kg – data la scarsissima offerta. Viceversa, il prezzo dei pomodori è significativamente sceso - 1,63 $/kg per il prodotto marocchino e 2,04 $/kg per quello spagnolo. I cetrioli hanno quotato 2,33 $/kg.

Pavel Bandurovsky
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