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Troppo pochi i produttori con certificazione IGP

Il radicchio di Treviso e quello di Castelfranco molto copiati e poco salvaguardati

Durante la cerimonia legata all'inaugurazione di Rosacastello, il presidente del Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che la stragrande maggioranza del radicchio - sia rosso di Treviso che variegato di Castelfranco - non è dotato del bollino che dà la garanzia al consumatore circa la provenienza e la qualità del prodotto.

"Le piraterie non possono continuare - ha detto il presidente del consorzio, Lucio Torrensan - Si fanno morire le aziende. Le istituzioni credono nell'importanza della certificazione, ma ci devono credere anche i produttori". A giustificare il monito di Torresan sono i numeri: "In Veneto vengono prodotte ogni anno 17.000 tonnellate di radicchio di Treviso e solo 800 - 1.000 ton hanno la certificazione - ha spiegato - Circa il variegato di Castelfranco, la produzione totale è di 7.000 ton, ma la certificazione riguarda soltanto 300 - 400 tonnellate. Alla fine, purtroppo, a fare il prezzo è un prodotto non certificato".

Sull'aspetto fondamentale della necessità di promuovere il bollino IGP ha insistito anche l'assessore provinciale all'Agricoltura Marco Prosdocimo.

Fonte: aidanews.it