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Inchiesta del Guardian sui profitti delle compagnie bananiere

Gran Bretagna: come le multinazionali evadono il fisco

Il quotidiano The Guardian ha scoperto che tutte le multinazionali dell’industria bananiera che forniscono prodotti sul mercato britannico utilizzano i paradisi fiscali per evitare la tassazione sui profitti sia in Gran Bretagna, sia nei paesi da cui il prodotto proviene.

Le indagini rivelano come le multinazionali stiano creando elaborate strutture per spostare i profitti verso filiali offshore con sede alle Isole Cayman, alle Bermuda o alle Isole Vergini britanniche. In tal modo, i profitti sfuggono alla tassazione tanto in quei paesi dove le merci vengono prodotte, quanto in quelli dove vengono vendute. I governi che si trovano ai due lati della catena sono deprivati della loro facoltà di applicare le tasse, che com’è noto servono allo sviluppo di un paese e all’offerta di servizi.

Dole, Chiquita e Fresh Del Monte, che riforniscono molte catene di supermercati in Gran Bretagna e che, messe insieme, controllano oltre i due terzi del commercio mondiale delle banane, hanno generato vendite per oltre 50 miliardi di dollari e profitti per 1,4 miliardi nel corso degli ultimi cinque anni. E tuttavia, il monte complessivo delle tasse effettivamente pagate ammonta a soli 200 milioni di dollari, vale a dire un misero 14% sui profitti.

In alcuni anni, le compagnie bananiere hanno pagato tasse pari ad un’aliquota fiscale di solo l’8%, nonostante l’aliquota in vigore negli Stati Uniti – dove esse hanno sede - sia pari al 35% .

Ma queste multinazionali non sono certo da sole: quasi un terzo delle 700 maggiori aziende britanniche non hanno pagato tasse nel periodo 2005-06, mentre un altro terzo ha pagato meno di 10 milioni di sterline, come emerge dai dati ufficiali del National Audit Office.

Il fenomeno dei paradisi fiscali è già noto da tempo, ma le sue dimensioni sono oltre ogni immaginazione. Addirittura il 60% del commercio mondiale consiste in transazioni interne alle multinazionali: in pratica, mentre le compagnie trasferiscono costi e debiti verso le filiali dove la tassazione è maggiore, in modo da ridurre i margini di profitto tassabile, il grosso delle plusvalenze veleggia indisturbato verso giurisdizioni dove la pressione fiscale è estremamente leggera, se non nulla.

Le filiali britanniche di Del Monte, Chiquita e Dole hanno riportato nei loro ultimi bilanci annuali vendite per oltre 400 milioni di sterline; tuttavia le tasse effettivamente pagate al fisco britannico ammontano a sole 128.000 sterline.

La Fresh Del Monte è registrata nelle Isole Cayman, dove detiene circa 30 filiali. Altre sussidiarie della compagnia sono insediate in altri paradisi fiscali, incluse le Bermuda, le Antille Olandesi e le Isole Vergini britanniche. Negli ultimi cinque anni, Fresh Del Monte ha pagato qualcosa come 69 milioni di dollari di tasse in meno ogni anno, rispetto a che se avesse applicato le aliquote attualmente vigenti negli Stati Uniti.

Dole ha risparmiato 20 milioni di dollari di tasse all’anno, grazie alle sue provvidenziali sussidiarie insediate nelle Bermuda, a Porto Rico o in Liberia. Chiquita contava ben 11 filiali nelle Isole Bermuda alla fine del 2006. Secondo i calcoli, il risparmio fiscale annuo della compagnia è calcolabile in 44 milioni di dollari.

A rimetterci sulla propria pelle sono soprattutto i paesi in via di sviluppo, nei quali le banane vengono prodotte. I minori esborsi fiscali delle multinazionali non si sono affatto riflessi in migliorate condizioni di lavoro per le popolazioni locali, che anzi hanno visto diminuire la paga, mentre le ore di lavoro aumentavano.

La compagnia per il commercio equo e solidale Banana Link dichiara che nel 1999 la Fresh Del Monte licenziò tutti i suoi lavoratori delle piantagioni di Monte Libano, in Costa Rica, salvo reimpiegarli poi a minori condizioni salariali; un modello di comportamento che venne applicato sistematicamente a tutte le altre piantagioni della compagnia. Allo stesso tempo, il costo del lavoro nelle piantagioni della Chiquita, che rappresentava il 5% dei costi totali nel 2004, è stato tagliato al 2% nel 2006.

Secondo quanto dichiarato dall’esperto fiscale britannico Richard Murphy: "Le multinazionali sono oggi nell’effettiva capacità di fissarsi da sole le proprie aliquote fiscali, non rispettando le percentuali alle quali tutti gli altri sono soggetti, ma predeterminando arbitrariamente un tetto di esborso oltre il quale non vogliono andare".

John Christensen, già consulente economico per il governo del Jersey e direttore della campagna per la giustizia fiscale chiamata Tax Justice Network, ha affermato che l’inchiesta condotta dal Guardian conferma che la fuga di capitali sta continuando, dopo aver raggiunto un picco negli anni ’90. "Il trend degli ultimi 30 anni – ha detto Christensen – dimostra sempre più chiaramente che i grandi capitali tendono a scaricare sui lavoratori e sui consumatori il grosso della pressione fiscale, mentre i veri profitti crescono sempre meno tassati".

La multinazionale Dole ha declinato ogni commento all’inchiesta del Guardian - corredata da analisi estremamente dettagliate - sostenendo che tali analisi avevano ad oggetto dati riservati e confidenziali.

Chiquita ha replicato di adeguarsi al regime fiscale di ognuno dei paesi nei quali esercita la propria attività imprenditoriale, aggiungendo che "una porzione significativa dei nostri profitti si genera fuori degli Stati Uniti ed è soggetta alla tassazione locale". Entrambe le multinazionali hanno dichiarato di collaborare con i sindacati sudamericani per il rispetto dei diritti dei lavoratori.

La Fresh Del Monte ha affermato di operare anch’essa in molti paesi, adeguandosi di volta in volta alla fiscalità in essi vigente e rispettando le leggi sul lavoro. La multinazionale ha dichiarato di essere una forte sostenitrice del diritto di libera associazione e ha sottolineato che la paga media dei suoi lavoratori è superiore alla paga media di un tipico lavoratore agricolo, in ogni paese di riferimento.

Fonte: guardian.co.uk
http://business.guardian.co.uk/story/0,,2205843,00.html