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La Groenlandia potrebbe tornare verde

C’è una storia connessa al riscaldamento globale che appare sorprendente: oggi si possono coltivare broccoli in Groenlandia. Questa terra inospitale, sinonimo di ghiacci, orsi polari ed Eskimo ha sperimentato un piccolo ma significativo aumento delle temperature che ha reso possibile, per la prima volta in centinaia di anni, la produzione e il commercio di orticole locali.

I 57.000 abitanti di quest’isola, che è la più grande del mondo, si affidano ogni anno alle importazioni via mare di prodotti alimentari dalla Danimarca. Ma ora, l’aumento di un grado centigrado nella temperatura del Nord Atlantico nel corso dell’ultimo secolo è stato sufficiente a mitigare di circa tre gradi il clima della zona meridionale del paese.

In Groenlandia si coltivano patate da qualche tempo, ma adesso si è aperta una piccola "finestra produttiva" durante i mesi estivi, che può essere utilizzata per la coltivazione di ortaggi comuni come broccoli, cavolfiori, cavoli e carote.

Un supermercato locale si è offerto di mettere in vendita questi prodotti e alcuni agricoltori sono intenzionati a tentare anche nuovi ambiziosi esperimenti colturali, come ad esempio la produzione di fragole. Chiaramente, si tratterebbe di quantitativi misurabili in dozzine di casse, più che in tonnellate.

Broccoli e cavolfiori possono essere coltivati in Groenlandia ai primi di maggio e raccolti ad agosto. In passato, il mese di maggio sarebbe stato ancora troppo freddo per la produzione e qualunque ortaggio seminato a giugno non avrebbe avuto abbastanza tempo per crescere.

La Groenlandia è attualmente un paese di cacciatori, più che di agricoltori, ma chissà cosa accadrà in futuro: non dimentichiamo che Groenlandia significa "Terra Verde".

Fonte: scotsman.com