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I pediatri tirano le somme delle campagne anti-obesita′: solo parole al vento

Al XIX congresso nazionale della Società italiana di pediatria in corso a Borgaro (Torino), i medici dei bambini gettano la spugna: "Le campagne nazionali contro l’obesità infantile sono inutili. Sono una perdita di tempo", dichiarano.

La provocazione è questa: "Ogni anno - riflettono Franco Cerutti, professore associato del dipartimento di Scienze pediatriche dell’Università di Torino, e il collega Sergio Bernasconi, direttore della Clinica pediatrica a Parma - lanciamo campagne di sensibilizzazione per dire che il movimento dev’essere alla base della piramide alimentare."

"Ma basta guardarsi attorno, nelle nostre scuole come nelle nostre città, per rendersi conto che diamo consigli inutili, parole al vento: la scuola italiana è quella che ha meno ore di educazione fisica e spesso è addirittura sprovvista di palestre, le città non hanno luoghi dove far correre i bimbi e le piste ciclabili sono una trappola per ciclisti, anziché un’occasione per fare moto salutare".

Infine la tv: "Chi controlla le fasce d’ascolto dei bambini? - polemizzano i pediatri - Si è calcolato che nell’età evolutiva ognuno dei nostri figli è bombardato da 300 mila spot di cibi, spesso conditi da messaggi subliminali che invitano a un consumo incontrollato".

I pediatri insistono: "La Danimarca è il Paese dove si mangia più frutta e verdura, come prevede un’alimentazione sana. Motivo? Per favorire il consumo anche fra le famiglie meno abbienti si è deciso di abbassare i prezzi, alzando quelli di alimenti meno "sani". E l’Italia? Che cosa fa l’Italia per far mangiare frutta e verdura ai nostri figli?".

Fonte: lastampa.it