La 43ma settimana è stata caratterizzata da un considerevole volume di arrivi – 13.000 pallets – che hanno comportato una situazione negativa per il mercato degli agrumi e in particolare delle arance, con offerta eccedente la domanda.Per tutte le altre varietà di agrumi il mercato è stato invece abbastanza caldo, per via del fatto che la maggior parte degli arrivi sono stati costituiti da arance e la Turchia non ha potuto colmare il gap nella domanda di altre tipologie, a causa di problemi logistici nell’area del Mar Nero.
In generale, il commercio ortofrutticolo nella 43ma settimana è stato attivo in quasi tutte le regioni del paese. Il perdente della settimana sono state le mele europee, che hanno registrato il volume di vendita più basso a causa dei prezzi elevati.
Arance
I prezzi sono rimasti allo stesso livello della settimana scorsa, nonostante ci fosse un’offerta significativamente più abbondante sul mercato "libero" da parte degli importatori che non sono stati in grado di gestire i loro quantitativi in tempo utile. Il prodotto argentino è stato controllato attentamente prima di tirar fuori anche solo una cassa dagli stock. I prezzi sul mercato di Mosca hanno oscillato tra 0,85 e 1,01 $/kg. Il livello massimo di prezzo è stato spuntato dalle arance sudafricane sul mercato di San Pietroburgo -1,065 $/kg per il prodotto di seconda categoria, calibro 105 – 1,13 $/kg per il prodotto di prima categoria.
Limoni
Proprio i limoni sono stati il prodotto "caldo" della 43ma settimana. Le vendite delle ultime scorte di prodotto argentino si sono attestate intorno a 1,37 – 1,60 $/kg. Per i limoni turchi non c’è stata molta offerta e perciò i prezzi sono saliti fino a 1,52 $/kg.
Mandarini
Le prime clementine marocchine sono arrivate sul mercato via camion – al prezzo di 2,08 $/kg – nonostante il fatto che il loro aspetto non differisse poi molto dal prodotto turco. I mandarini spagnoli non erano presenti sul mercato per via delle forti piogge in Spagna. Il prodotto argentino ha spuntato 1,76 $/kg, seguito da quello turco a 1,60 $/kg. La domanda è stata molto forte ovunque.
Pompelmi/Pomelo
I pomelo cinesi sono stati ancora offerti ad un prezzo di 1,56 $/kg. I pompelmi argentini hanno perso in qualità, mentre nessun'altra varietà di pompelmi era disponibile sul mercato, a causa di ritardi nelle spedizioni da Israele.
Mele
La situazione è risultata ancora difficile sul mercato, dominato dalla merce proveniente dall’Azerbaigian e dalla Moldavia. Alcune varietà serbe sono aumentate fino a 1,44 $/kg, mentre invece la merce europea non ha incontrato per niente domanda nelle regioni russe prima degli Urali. Scarsi gli scambi commerciali nell’area siberiana a causa di problemi logistici che la Cina ha incontrato al confine. Unica eccezione, le Granny Smith, che sul mercato di Mosca hanno spuntato un prezzo di 1,60 $/kg.
Pere
La domanda è rimasta attiva ma i prezzi sono balzati ad un livello tale da bloccare le vendite sul finire della settimana. Per esempio, le Conference di calibro 55+ si sono mosse fino a 1,50 $/kg. Le Lucas hanno raggiunto un livello di 1,53 $/kg. Le pere cinesi hanno ottenuto più interesse nelle zone europee della Russia che non in Siberia, dove i prezzi erano proibitivi. Il prezzo per le pere cinesi sul mercato di San Pietroburgo è stato pari a 1,12 $/kg durante la 43ma settimana.
Uva da tavola
I prezzi sono saliti per tutte le varietà. Le ultime uve dall’Uzbekistan hanno spuntato un prezzo di 1,84 $/kg. Le uve moldave si sono posizionate quasi allo stesso livello (1,80 $/kg). L’uva Sultana turca è balzata a 2,36 $/kg e perfino il prodotto italiano ha cominciato a muoversi un poco, giungendo passo passo fino a 1,46 $/kg per le uve bianche di buona qualità e a 2,63 $/kg per la Red Globe.
Kiwi
I prezzi sono lentamente saliti, più rispondendo ai maggiori costi che non ad un’accresciuta domanda. E’ la stessa situazione di quando l’offerta era superiore alla domanda. Prezzi nel range tra 1,76 e 1,88 $/kg.
Melograno
Esattamente la stessa situazione della settimana scorsa. Il prodotto egiziano è rimasto ad un livello inferiore rispetto a quello dell’Azerbaigian (1,68 $/kg invece di 1,92 $/kg).
Verdure
Il prezzo dei cetrioli iraniani si sta allineando a quello del prodotto locale – 1,60 $/kg e oltre. Il prodotto domestico coltivato in serra si è collocato sopra i 2,00 $/kg. Anche i pomodori sono cresciuti a oltre 2,00 $/kg.Le cipolle olandesi sono ancora offerte a 0,40 $/kg e oltre. Tra le verdure di produzione locale: cavoli cappuccio (a partire da 0,26 $/kg), patate (0,23 $/kg) e carote (0,28 $/kg).
Pavel Bandurovsky
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