La vitamina C e gli altri antiossidanti possono ritardare la crescita di alcuni tumori, così ha scoperto il ricercatore Chi Dang dell’università americana Johns Hopkins di Baltimora. Sulla base di esperimenti su topi trasgenici, egli ha concluso che la vitamina C, e un altro antiossidante, l’N-acetilcisteina, impediscono la produzione del cosiddetto HIF-1 (hypoxia-inducible factor 1). Dang spiega che gli antiossidanti destabilizzano la possibilità che un tumore ha di svilupparsi anche in condizioni di scarsità di ossigeno.Questo fattore di trascrizione favorisce tra l’altro la crescita di vasi sanguigni nei tumori. Gli antiossidanti hanno dunque effetto solo in quei tumori che sono dipendenti dall'HIF-1 per svilupparsi. I topi della ricerca sono stati infettati con una forma di leucemia umana o di cancro al fegato. Anche studi sul cancro alla prostata e sul linfoma hanno dato esiti positivi.
Teorie sulla vitamina C come protezione dal cancro circolavano già da tempo, senza che fosse chiaro quale meccanismo potesse esserne alla base. La vitamina C, o acido ascorbico, è una sostanza solubile in acqua che è presente nella maggior parte delle varietà di frutta e verdura. Fonti di citamina C sono i kiwi, le arance e i peperoni. Il ricercatore Dang è del parere che l’effetto positivo della vitamina C sarà visibile anche per il cancro all’intestino e quello al collo dell’utero.
Lo studio è comunque ancora in una fase preliminare. "Non voglio incoraggiare nessuno, per ora, a imbottirsi di antiossidanti come mezzo contro il cancro", si è affrettato a precisare lo studioso.