Aumento dell′ipercolesterolemia, rischia il 58% degli italiani
"Il colesterolo, di per sé, non è una sostanza negativa per il nostro organismo - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) - ma lo diventa quando la sua quantità si manifesta in eccesso. E' allora che favorisce la formazione di placche sulla superficie interna delle arterie, esponendo i tessuti al rischio di ictus ed infarto. Un livello elevato di colesterolo LDL e un basso livello di colesterolo HDL sono fattori di rischio di arteriosclerosi. Ecco perchè il livello di colesterolo totale non deve superare 200 mg/dL".
Ovviamente il primo fattore di rischio è costituito dalla dieta sbagliata: e allora sì ad un'alimentazione ricca di steroli vegetali, sostanze che aumentano l'efficacia dei farmaci assunti per combattere il colesterolo. Gli steroli vegetali (o fitosteroli) sono sostanze naturalmente presenti negli alimenti che assumiamo giornalmente, in particolare nell’olio extravergine di oliva, nella verdura, nella frutta, nella frutta secca e nei cereali, anche se in piccole quantità.
E’ scientificamente dimostrato che il consumo quotidiano di steroli vegetali - all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di frutta e verdura - riduce i livelli di colesterolo nel sangue. All’interno dell’intestino, gli steroli vegetali competono con il colesterolo e ne riducono l’assorbimento, attraverso vari meccanismi. E meno colesterolo assorbito nell’intestino significa meno colesterolo nel sangue.
Fonte: barimia.info