Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Vivaio COVIL: il meticoloso lavoro di recupero delle antiche varieta′


Sopra: lo staff COVIL. Da sinistra a destra: Mariano Di Mario, Giuseppe Guglielmi, Andrea Di Mario, Vito Vitelli, Filippo Di Natale.

Tra i partecipanti alla Mostra Pomologica di Roma, FreshPlaza ha incontrato anche lo staff del CO.VI.L, il Consorzio Vivaisti Lucani fondato nel 1999 per iniziativa di alcuni vivaisti della Basilicata. Vito Vitelli, direttore tecnico del COVIL, ha tenuto a sottolineare il certosino lavoro che è alla base del recupero di vecchie varietà frutticole.

"L'organizzazione del nostro lavoro - spuega Vito - parte dall’identificazione delle piante capostipiti in campo e arriva alla produzione di materiale vivaistico certificato. E' un lavoro lungo, meticoloso e di grande pazienza, che richiede tempo ed impiego di risorse economiche."

Individuazione pianta capostipite. Dalla pianta capostipite si preleva del materiale di moltiplicazione.


"Non è facile andare in giro per i campi, sopratutto in posti abbandonati, per ricercare vecchie piante da cui ricavare materiale per la propagazione. Il rischio per le antiche varietà è proprio quello di estinguersi, in quanto non sono più interessanti dal punto di vista commerciale. In alcuni casi si tratta di veri e propri "dinosauri" del mondo vegetale! La loro estinzione però avrebbe gravi ripercussioni sulla ricchezza della variabilità genetica."

Analisi virologica per una prima verifica fitosanitaria del materiale di propagazione.


"Ormai - commenta Vito Vitelli - le coltivazioni intensive ci hanno imposto un ritmo di produzione sfrenato: varietà tutte uguali, molto produttive ma spesso non gustose, poco resistenti alle avversità e poco adatte agli ambienti di coltivazione. Qualunque programma di miglioramento genetico è impostato sul "rimescolamento" dei geni, per la produzione di nuove varietà con nuove caratteristiche. In questo senso le varietà antiche, spesso dotate di maggiore variabilità genetica, sono fonti preziose di caratteri da inserire in una nuova selezione."

Particolare della screen-house, il centro di conservazione del germoplasma autoctono. Dopo accurate verifiche della rispondenza varietale e uno studio pomologico completo, le piante vengono moltiplicate in vivaio e poi impiantate e coltivate in campo aperto.


Vito Vitelli ha anche ricordato il valore "culturale" legato alle antiche varietà, spesso legate a tradizioni, usi e costumi di determinati territori.

Vedi precedenti articoli sull'attività del COVIL:
Mandalate® e Lemox®: nuovi agrumi brevettati disponibili presso il CO.VI.L
Tutelare e moltiplicare le specie autoctone: il Limone Antico di Rocca Imperiale

Per maggiori informazioni:
CO.VI.L. - Consorzio Vivaisti Lucani
Via Enrico Mattei, 28
75020 Scanzano Jonico (Matera)
Italy
Tel./Fax: +39 0835 954775
Cell.: +39 339 2511629
E-mail
Sito web