Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Dole ringrazia la tecnologia RFID

Lo scorso marzo il Wall Street Journal pubblicava un articolo sull'adozione della tecnologia RFID (identificazione tramite radio frequenza) da parte della multinazionale Dole, per meglio tracciare il percorso dei prodotti dai campi ai centri di confezionamento, fino ai punti vendita. Dole aveva deciso di applicare questa tecnologia a seguito della crisi scoppiata a settembre del 2006, quando alcune sue confezioni di spinaci erano rimaste contaminate da E.coli, provocando la morte di tre persone e l'ammalarsi di altre centinaia.

La scelta dell'RFID alla prova dei fatti
E' valsa la pena di investire in questa nuova tecnologia di tracciabilità? "Assolutamente sì" è oggi la risposta della compagnia, che proprio qualche giorno fa ha individuato un altro possibile focolaio di E.coli in una lattuga confezionata, che è stata prontamente ritirata dal mercato, evitando che venisse in contatto con i consumatori. Questa volta, a differenza del 2006, Dole ha potuto intraprendere un'azione rapida di prevenzione del problema.

Il richiamo volontario del prodotto dal mercato è stato reso possibile in tempi brevissimi proprio in quanto la compagnia conosceva esattamente la posizione di ogni singola confezione di lattuga che poteva con maggiore probabilità essere rimasta contaminata, in quanto facente parte della stessa partita cui apparteneva il campione analizzato.

Le informazioni erano talmente precise che tutte le 528 confezioni a rischio distribuite in Canada e le altre 4.530 smistate in ben otto Stati americani sono state individuate senza possibilità di equivoco. Il tutto grazie alla tecnologia RFID, in grado di documentare il luogo esatto in cui la lattuga viene prodotta, confezionata e infine inviata.

Un ventaglio di ulteriori opportunità
Tutto ciò è estremamente significativo in quanto esemplifica l'incredibile potenziale della tecnologia RFID, non solo in quanto consente alle aziende di ottenere una piena tracciabilità, ma anche perché, come in questo caso, permette di risparmiare molto sui costi di un'operazione ritiro di prodotto dal mercato. Dole ha precisamente individuato e ritirato solo le confezioni a rischio, non tutte le sue confezioni in tutta America, limitando così sia i costi sia le possibili conseguenze legali di un simile incidente.

Molti altri settori, come per esempio quello farmaceutico o della produzione di giocattoli, potrebbero investire in questa soluzione proprio per intervenire prontamente in caso di prodotti difettosi.

Fonte: fool.com