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Il peperoncino non fa male

Il peperoncino non fa male, al contrario è stato dimostrato che fa bene. In seguito alle recenti notizie che indicavano il peperoncino come un possibile fattore di rischio di malattie della prostata, il dottor Fabio Firenzuoli, presidente dell'Anmfit (Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti) e direttore del Centro di Medicina Naturale di Empoli, fa un po' di chiarezza evidenziando che una notizia data in quel modo creava solo del "terrorismo alimentare".

Fino ad oggi in nessuno studio scientifico è stato dimostrato che il peperoncino è un alimento cancerogeno, al contrario, numerose ricerche ne hanno evidenziato le proprietà benefiche. Firenzuoli fa notare che in popolazioni che ne fanno largo uso, come ad esempio i messicani, l'incidenza del cancro alla prostata non differisce di molto dai paesi dove tale frutto è consumato in maniera più limitata o è quasi completamente assente. L'esperto evidenzia che, al contrario, il peperoncino contiene sostanze utili nella prevenzione del cancro alla prostata.

Riassumendo quanto comunicato dall'Anmfit attualmente si sa che:

1. Il peperoncino non può essere considerato cancerogeno in quanto nelle popolazioni che ne fanno più uso non si registrano maggiori incidenze di cancro prostatico.

2. Non esiste nessun lavoro scientifico, né sperimentale, né epidemiologico, che dimostri la pericolosità del frutto in questione.

Al contrario, esistono numerosi studi scientifici che ne esaltano le proprietà:

1. Il peperoncino è tra tutti i vegetali quello con più spiccata attività antiossidante, maggiore anche dei broccoli e delle carote. Inoltre è dotato di elevata attività antiproliferativa su cellule tumorali.

2. Induce la cosiddetta Apoptosi, cioè favorisce la morte programmata delle cellule del tumore prostatico.

3. La Capsaicina, una delle sostanze contenute nel peperoncino, agisce sul citocromo P450, inibendo così la formazione nell'organismo di pro-cancerogeni naturali. Non solo: la Capsaicinala capsaicina inibisce la crescita di cellule tumorali prostatiche.

4. I Carotenoidi, ovvero le sostanze responsabili del colore giallo e rosso del peperoncino, hanno dimostrato una potente attività antitumorale in vitro.

E' di qualche settimana fa (Agosto 2007) la notizia della conclusione di uno studio che dimostrava che il peperoncino fa anche bene al cuore. Il peperoncino viene considerato come un'ottima cura preventiva dell'infarto e delle malattie cardiocircolatorie ed è stato inserito, già anni fa, all'interno di un elenco assai dettagliato come uno dei dieci ingredienti per la buona salute, abbinati ad una corretta alimentazione.

Secondo alcuni studi, l'uso abituale di peperoncino abbassa il livello di colesterolo nel sangue, aiuta il cuore e agisce come vasodilatatore con grossi benefici per i capillari e per le coronarie. Il seme del peperoncino contiene molti acidi polinsaturi che eliminano dalle arterie il colesterolo in eccesso e i trigliceridi.

Il peperoncino possiede anche altre doti come quella di favorire la digestione, offre una buona quantità di sostanze protettive e antiossidanti, è un ottimo aiuto per chi desidera dormire meglio e incrementa, in modo generale, la capacità tonica dell'organismo, infine, presenta anche interessanti proprietà farmacologiche sfruttabili in medicina.

Fabio Firenzuoli, in conclusione, ribadisce quindi che le persone che gradiscono il peperoncino possono mangiarlo tranquillamente senza rischi. Firenzuoli spiega che, così come servono prove scientifiche per dire se una sostanza fa bene alla salute o se addirittura serve per curare certe malattie, servono prove anche per affermare che una sostanza è tossica o pericolosa o cancerogena.

Fonte: universonline.it